Da stamattina crescerà nelle campagne di Veglie, nel luogo dove un anno fa ha perso la vita Filip Marichal, un albero di bagolaro. Filip era un cicloturista belga che un anno fa si trovava in vacanza nel Salento e che, nel corso di un ciclotour organizzato, fu investito da un’auto che procedeva a grande velocità, condotta da un uomo poi risultato positivo all’esame tossicologico. Per lui, dopo il violentissimo impatto, non ci fu nulla da fare. Pilip morì al Vito Fazzi poco dopo il ricovero.
Stamattina, nell’ambito del calendario di iniziative della Settimana Europea della mobilità, la moglie di Filip Marie Marichal e la figlia Flavia, hanno preso parte a Lecce alla pedalata in memoria di Filip organizzata da Salento Bici Tour, partita da Lecce verso il luogo della tragedia. A salutare ed accogliere la famiglia Marichal il sindaco Carlo Salvemini.
La pedalata in memoria di Filip ha registrato la partecipazione di numerosi ciclisti, che hanno percorso i 20 chilometri che separano Lecce dal luogo dell’incidente. Tra loro l’assessore alla Mobilità del Comune di Lecce Marco de Matteis e i rappresentanti delle associazioni della rete Lecce Pedala, attiva per la promozione di politiche e interventi per la mobilità sostenibile in città.
Giunti a Veglie, in via Vecchia Salice, si è tenuta una breve cerimonia commemorativa, alla quale hanno partecipato anche un agente della Polizia Locale di Veglie (lo stesso in servizio un anno fa) e il parroco della cittadina. Dopo la messa a dimora dell’albero e una preghiera, il gruppo è rientrato a Lecce, percorrendo simbolicamente gli ultimi chilometri del percorso di rientro in città che quel giorno di un anno fa il povero Filip non poté concludere.
“La sicurezza dei ciclisti è un tema prioritario sia nei centri urbani che sulle strade extraurbane e interpoderali, che esprimono un potenziale enorme in termini di qualità della vita e di crescita turistica – dichiara l’assessore Marco De Matteis –, l’impegno della nostra amministrazione andrà in questa direzione, perché quello che è accaduto a Veglie, in altre occasioni, è accaduto anche su strade di campagna a Lecce. Chi va su due ruote non è un invasore dello spazio delle automobili, ma un soggetto che sulla strada deve godere di pari dignità. Oltre agli interventi delle istituzioni, occorre però che ci facciamo promotori di un cambiamento culturale, che deve interessare chi si mette alla guida di un’automobile: le strade sono di tutti”.
“Abbiamo restituito alla famiglia Marichal un po’ del calore della terra dove hanno vissuto questa terribile tragedia – commenta Carlo Cascione, di Salento Bici Tour – la partecipazione alla pedalata e la vicinanza della comunità sono state avvertite e apprezzate. Ancora oggi, però, sul luogo dell’incidente non abbiamo trovato migliorate le condizioni di sicurezza degli incroci. Nessuno stop o altra segnaletica. Per cui il nostro appello è alle istituzioni perché si provveda, in particolare sulle strade interpoderali e agricole a migliorare le condizioni di sicurezza di chi le percorre in bicicletta: cicloturisti, amatori, cittadini che scelgono di rilassarsi sulle due ruote, attraversando uno splendido paesaggio. E soprattutto ci rivolgiamo a chi si mette alla guida di un’automobile lungo questi percorsi: rallentate, siate prudenti, rispettate i limiti di velocità. Perché, come drammaticamente testimonia la storia di Filip e degli altri ciclisti che nel Salento hanno vissuto tragedie simili, l’impatto con un’auto a forte velocità è quasi sempre fatale per un ciclista”.