Nessuna operazione onerosa a discapito degli sportivi che intendano giocare a calcetto o ad altri sport di contatto. Alcune associazioni vogliono tesserarsi alla Uisp per poter svolgere le proprie attività amatoriali. Per intenderci, anche la partitella di calcetto si può fare solo se vi è un tesseramento a monte sia per la struttura e sia per chi intenda fare attività nella struttura stessa. Il messaggio è assai semplice: chi vuole fare sport deve aderire alle associazioni preposte ed autorizzate all’espletamento dello stesso. Tutto ciò alla luce del nuovo Dpcm. Quindi, le disposizione dell’ultimo Dpcm, di fatto, regolamentano ulteriormente un settore, quello degli sport di contatto amatoriali, compreso il calcetto o il calcio, ove, sovente, non vi sono prassi assicurative garantite, controlli medici o tutto ciò che concerne il normale svolgimento della vita sportiva. Anche la Uisp della Provincia di Lecce vuole evidenziare che rendere un servizio non implica lucrare sulla pelle degli sportivi, bensì, attenersi alle norme di legge ed al buon senso. Chi, su alcuni organi di stampa ha rimarcato che le casse delle associazioni affiliate al Coni, come la nostra, vivano un momento felice, non è al corrente della gravissima crisi che ha colpito anche la nostra associazione, proprio nel periodo dello stop a tutte le discipline come la danza, il ciclismo e lo stesso calcio. Solo con la fine del lock down si è avuta qualche lieve ripresa, ma, parlare di opportunità economica per le associazioni come la Uisp è da ritenersi fuori dalla realtà ed offensivo. La Uisp segue con la massima attenzione il modificarsi delle disposizioni in materia sportiva, nell’auspicio che presto si possa tornare alla normalità e che la situazione sanitaria, in base alla pandemia in atto, possa essere, domani, un brutto e lontano ricordo.
Comunicato Antonio Faraco, Presidente Provinciale Uisp Lecce