“La Puglia non ha e non avrà una politica unitaria per le attività produttive, lo sviluppo e la transizione industriale. Il Presidente della Regione, nominando la Giunta, ha oggi frammentato le relative deleghe tra ben quattro assessorati, il che stride con la moderna esigenza di una politica industriale globale, coerente e a lungo termine”. E’ quanto dichiara in una nota l’europarlamentare di Sud In Testa, Andrea Caroppo, membro della commissione industria, ricerca ed energia di Bruxelles.
“Tralasciando considerazioni di ordine politico, – aggiunge – mi limito a rilevare come la nuova giunta regionale vede un eccessivo spacchettamento delle deleghe sulle attività produttive. All’assessore Delli Noci vanno “sviluppo economico, competitività, commercio estero, ricerca industriale e innovazione”; all’assessore Bray “tutela e sviluppo delle imprese culturali e turistiche”; all’assessore Pentassuglia l’“industria agroalimentare”; all’assessore Maraschio il “rischio industriale”.
”E’ evidente – prosegue Caroppo – che così non funziona e non può funzionare. Chi si occuperà, ad esempio, delle decisive transizioni industriali di Taranto e Brindisi? Perché non considerare parte delle politiche per lo sviluppo la componente culturale e creativa, che oggi riguarda quasi tutti i prodotti e servizi, ancor più in Puglia?”
“La Puglia – conclude l’europarlamentare – ha bisogno di un quadro di politica industriale globale, coerente e a lungo termine, che – come richiesto anche dalla nuova strategia industriale per l’Europa – contemperi anche le fonti rinnovabili e i sistemi di monitoraggio e diagnostica dell’ambiente, l’agroalimentare, l’industria culturale e creativa e quella turistica. Dispiace che si siano privilegiate altre logiche”.