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Notte della Taranta tra fado e pizzica per la Fòcara di Novoli

Un antidoto contro le tentazioni del virus e una visione europea che collega il fado alla pizzica. È quanto La Notte della  Taranta proporrà alla Fòcara di Novoli mettendo in evidenza il rapporto tra la devozione al Prometeo cristiano  Sant’Antonio Abate e la tradizione popolare. 

Un percorso musicale di ricerca che partirà dalla presentazione di Sant’Antonio allu desertu, brano portato alla notorietà  dalla cantante di fado portoghese Amalia Rodrigues. “Proposto per la prima volta da Maria Monti nel 1969, il canto fa riferimento  alle continue tentazioni che il diavolo riserva all’asceta costretto a rifugiarsi nel deserto. Nella cultura popolare c’è sempre l’invocazione al Santo  per essere protetti dalle tentazioni che oggi, spiega il direttore artistico Daniele Durante, sono rappresentate dal virus. Siamo costretti a resistere alle  tentazioni di fare festa, di stare insieme, di abbracciarci. Un attacco frontale che fronteggiamo con la musica”. 

La nuova versione proposta dall’Orchestra Popolare fa incontrare fado e pizzica nel segno del fuoco. Un magismo, un  articolato impianto orale che la cultura popolare ancora conserva documentando ciò che rimane del patrimonio immateriale  generatore di miti, tra immanenza e trascendenza, tra profano e sacro. Non mancherà Fuecu il brano scritto da Durante nel  2015 per la Fòcara di Novoli che esalta l’ambivalente funzione del fuoco e i suoi simbolici segni oppositivi: spirito e  sostanza, salvezza e perdizione, paradiso e inferno, purificazione e contaminazione.  

E con Antidotum Tarantule, l’Orchestra farà vibrare il suono come il legno di ferula scelto da Sant’Antonio per farne  bastone, la pianta dal midollo spugnoso che continua a bruciare anche quando apparentemente è spenta. “Appena fu fuori  all’aria del mondo, Sant’Antonio alzò il bastone con la punta infuocata, e a girò intorno facendo volare le scintille, come dando la benedizione” (Calvino, 1956). 

Un viaggio musicale e danzante che vedrà protagonisti i cantanti Enza Pagliara e Antonio Amato; i musicisti Antonio  Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Valerio Combass Bruno (basso), Giuseppe Astore (violino),  Attilio Turrisi (chitarra battente), Roberto Chiga (tamburello), Nico Berardi (fiati), Gianluca Longo (mandola),  Leonardo Cordella (organetto), Roberto Gemma (fisarmonica); i ballerini Laura Boccadamo, Mihaela Coluccia,  Cristina Frassanito, Andrea Caracuta, Fabrizio Nigro, Marco Martano. 

Ringraziamo l’amministrazione comunale di Novoli che, in un periodo difficile per la cultura, ha scelto di esserci, di non interrompere il rito  collettivo della Fòcara – dichiara il presidente della Fondazione, Massimo Manera -. Ringraziamo anche il gruppo Norba che apre  questa importante finestra sulla cultura popolare in un periodo difficile per il settore. Anche questa volta grazie alla collaborazione degli artisti  proponiamo materiale inedito che grazie alla ricerca crea un collegamento tra Portogallo, Gargano e Salento nel segno del fuoco. La Fòcara di  Novoli siamo certi possa essere evento attrattore di nuove collaborazioni e sinergie con il resto d’Europa”.