Martedì 19 gennaio (ore 18:50) Sette Meno Dieci ospiterà la prima presentazione di “Compagni! Il romanzo del congresso di Livorno” di Federico Mello, in uscita per Utet. Il giornalista leccese, che nel corso degli ha lavorato ai programmi di Michele Santoro, al “Fatto Quotidiano” e a Ballarò su Rai 3, e ora è nella redazione di Zapping su Radio 1 e che ha pubblicato vari libri di inchiesta, dialogherà con la giornalista Sonia Pellizzari e con il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. Livorno, 15 gennaio 1921: da tutta Italia affluiscono giornalisti, intellettuali, dirigenti di sezione, sindacalisti, operai, futuri partigiani. I disordini e le mobilitazioni del biennio rosso si sono conclusi da poco, il Partito socialista ha guadagnato consensi elettorali ma è lacerato al suo interno proprio mentre cominciano le violenze fasciste. Nel frattempo, da Mosca è stato diramato un documento che indica le ventuno condizioni da rispettare per far parte della Terza internazionale. In questo clima politico teso si aprono i lavori del XVII Congresso. Il palco del teatro Goldoni vedrà accendersi lo scontro fra socialisti e comunisti e, mozione dopo mozione, l’ala estremista si allontanerà progressivamente, fino all’inevitabile scissione. In una narrazione coinvolgente ma sempre aderente alla realtà storica, Federico Mello ci racconta un momento cruciale, troppo spesso imprigionato nella mitografia, in cui si confondono interessi personali e differenti visioni politiche, errori di valutazione e intuizioni in anticipo sul corso dei tempi. Il momento in cui la sinistra italiana si divise, per la prima, proverbiale volta. Ci sono tutti i protagonisti dell’epoca: il giovane Antonio Gramsci, convinto che la rivoluzione sia alle porte; il carismatico Filippo Turati, leader delle forze socialdemocratiche; il focoso Nicola Bombacci, amato dalla base militante; l’incerto Giacinto Menotti Serrati, che cerca una mediazione tra le forze in campo. Intervento dopo intervento si delinea la spaccatura all’interno del partito e il dibattito si infiamma alternando politica estera e interna, strategie di comodo e valori irrinunciabili. Il Partito comunista nasce fra le polemiche: abbaglio politico o svolta storica? Grazie al rigore nel consultare le fonti, alla vivacità nel dipanare i conflitti più complessi e alla capacità di scavare dietro le versioni di parte Federico Mello riesce a trasportarci indietro nel tempo, seduti sulle tribune gremite, a indignarsi, applaudire e battere i pugni, acclamare le parole che colpiscono l’animo, ad assistere alla svolta fondamentale della storia della sinistra italiana.
Martedì 26 gennaio (ore 18:50), il mese si concluderà con la presentazione del volume “Rinascita americana. La nazione di Donald Trump e la sfida di Joe Biden” della giornalista Giovanna Pancheri (SEM). Vita, libertà, ricerca della felicità. Quanto i diritti individuati dai Padri Fondatori trovano spazio nell’America di oggi? Cosa lascia Donald Trump in eredità a Joe Biden? Giovanna Pancheri, corrispondente dagli USA dal 2016 per Sky TG24, negli ultimi anni ha percorso la nazione in lungo e in largo realizzando preziose, toccanti e alle volte incredibili interviste di prima mano, da quella al leader del Ku Klux Klan, che sostiene l’irragionevole teoria della sostituzione etnica, al racconto di un giornalista di Tijuana dei narcotunnel scavati sotto al muro del confine. Testimonianze che spaziano dagli esclusivi dialoghi con politici di rilievo o figure ai vertici di Goldman Sachs fino alle reazioni dei cittadini alle ultime elezioni avvenute sotto emergenza sanitaria. Lei stessa ha contratto il Covid-19 e il racconto della sua vicenda personale si intreccia all’attento resoconto degli stravolgimenti arrecati dalla pandemia alla società americana. Una società che Giovanna Pancheri osserva con estrema lucidità, mentre assiste al diffondersi del movimento suprematista Alt-Right, all’incancrenirsi di sentimenti razzisti, alle reazioni d’orgoglio del movimento Black Lives Matter, a incontri tra famiglie divise dal muro sul confine tra Messico e Stati Uniti, al sorgere del movimento ambientalista che ha trovato in una ragazzina svedese la sua eroina, fino alla definitiva sconfitta di un Presidente che pur di mantenere il potere le ha provate tutte, creando un clima d’odio e sospetto persino sulla risposta della scienza al Coronavirus. Un libro inchiesta sugli Stati Uniti, “dove è nato il Quarto Potere, dove un tratto di inchiostro è stato in grado di far cadere governi, dove il giornalismo ha regalato al mondo figure leggendarie, e il confine tra fatti e opinioni è diventato sempre più evanescente”.