Territorio

“L’era del cigno bianco”, il nuovo album dei Salento All Stars

Anticipato dal singolo “Navigare a vista”, martedì 2 febbraio esce su SpotifyApple Music e nei migliori negozi e digital store “L’Era del cigno bianco“, nuovo album del collettivo Salento All Stars, fondato da Davide Qba Apollonio, che vede la partecipazione di importanti ed eclettici musicisti salentini. Prodotto da Gate19 con il sostegno di Puglia Sounds Record, il disco, che arriva a sei anni di distanza dal precedente lavoro, è denso di contenuti e di partecipazioni importanti, e rappresenta un’evoluzione dello stile della band che pur non dimenticando le proprie radici si apre a nuove sonorità. “L’Era del cigno bianco” prende il titolo dall’omonimo brano che, scritto in pieno lockdown, fotografa la primavera 2020 di un’Italia spaventata ma speranzosa di rialzarsi. Dieci tracce nelle quali spiccano le partecipazioni di numerosi musicisti salentini e non solo: da Michele Riondino & Revolving Bridge a Mama Marjas, da Papa Ricky O’Zulù dei 99 Posse, passando per Erica MouCristiana Verardo e Magnitudo12. “L’Era del cigno bianco” è, per i Salento All Stars, il ritorno ad una “nuova normalità” dove avremo imparato (si spera) a godere delle piccole e grandi cose che fino a ora consideravamo scontate e insignificanti; un mondo che ci veda migliori e più consapevoli della fragilità dell’Uomo e del pianeta Terra. La produzione artistica è di Davide Apollonio e Peppe Levanto.

Ad aprire la tracklist “Qui non passa”, singolo pubblicato nel 2018, che vede la partecipazione di tre importanti realtà salentine: Michele Riondino, accompagnato dai Revolving Bridge, e Mama Marjas. Chitarre e fisarmoniche ricreano delle calde atmosfere gypsy sulle quali si fondono le voci di Alfredo Quaranta e Mama Marjas mentre, nella parte finale, Michele Riondino, insieme alla Revolving Bridge, conduce l’ascoltatore verso territori più rock e metropolitani. Il testo si fa portavoce di un popolo che da Taranto a San Foca lotta per i suoi diritti contro l’Ilva e la Tap, multinazionali che stanno, giorno dopo giorno, inquinando un vasto territorio che, fino a qualche tempo fa, era considerato un angolo di paradiso e che ora mette a repentaglio la vita dei suoi cittadini. La traccia numero due è “Parole”, brano che più rappresenta il nuovo percorso musicale intrapreso dalla band che ora strizza l’occhio a sonorità più pop senza perdere l’acume nella scrittura. La tracklist prosegue con “Mai Mai” che vede la partecipazione di Erica Mou. Questa canzone parla di diversità e delle barriere che gli uomini alzano nei confronti dei loro simili quando si toccano argomenti come il sesso, il colore della pelle e le classi sociali. In questi casi non ci si rende conto che la vita può cambiare e cambiarci in qualsiasi momento e questo dovrebbe far maturare in noi l’idea che siamo tutti uguali e che la vita è una cosa straordinaria che deve essere vissuta senza pregiudizi e distinzioni di genere. “L’Era del cigno bianco” è la traccia quattro e title track di questo nuovo lavoro. Si prosegue poi con “Navigare a vista”, singolo che ha anticipato l’uscita dell’album, una ballad dal sapore rock che vede la partecipazione della cantautrice salentina Cristiana Verardo, già vincitrice del Premio Bianca d’Aponte, che irrompe nel brano impreziosendolo con l’atmosfera sognante della sua dolce voce. Il testo del brano descrive alla perfezione quella che è la vita dell’artista fatta spesso di porte chiuse in faccia, poche certezze e, a controbilanciare, un senso di libertà fuori dal comune che restituisce benessere e stimoli. Rime e suoni caldi riportano la mente al Mediterraneo di agosto mentre le linee del piano rhodes si confondono con lo sciabordio delle onde. “Rolling” e “Nice Day”, rispettivamente tracce sei e dieci, sono due brani decisamente atipici e scritti appositamente per la colonna sonora del film “Cobra non è”, debutto cinematografico di Mauro Russo, regista salentino noto come Calibro 9, che ha diretto videoclip di Elodie, J-Ax e Fedez, Rovazzi, Boomdabash, Baby K e degli stessi Salento All Stars (per citarne alcuni). Questi due brani sono stati concepiti partendo dalla scene del lungometraggio. “Rolling”, cantata da Alfredo Quaranta, racconta dell’incapacità delle persone a relazionarsi nella vita reale mentre “Nice Day” è arricchita, nella album version, da un monologo di Cesare Maniglio, infermiere musicoterapista, che è un’ode semiseria alla vita. Nella traccia sette “Logorato” i Salento All Stars si affiancano a Papa Ricky e O’Zulù dei 99 Posse, nomi storici della scena indipendente italiana. Il brano racconta di come gli italiani sono passati dall’essere emigranti all’essere intolleranti e razzisti nei confronti di chi oggi deve lasciare la propria terra per sopravvivere. In questa situazione è fondamentale continuare a sperare in un mondo migliore dove l’umanità va preservata con tutta la forza possibile. Sonorità Elettro-raggamaffin fanno da sfondo ad una scrittura cantautorale in lingua salentina. Un incontro tra due mondi che raccontano le matrici artistiche dei Salento All Stars e di O’Zulù, rivisitando l’inciso di “Comu t’a cumbenatu”, successo di Papa Ricky del 1992. Si prosegue con “L’orizzonte” che vede il feat. dei Magnitudo12, giovane trio rap salentino che raccoglie lo stile e l’eredità artistica di Sud Sound System e Boomdabash. Una canzone sulle certezze, i punti fermi della vita e sulla voglia di inseguire i propri sogni nonostante tutto. “Centosettanta” è la traccia numero nove. Il testo racconta del tragico epilogo di due differenti naufragi che nel 2019 si sono succeduti al largo della Libia. La canzone è una sorta di preghiera affinché il mare sia lieve con le anime di questi uomini, donne e bambini e gli doni quell’abbraccio d’amore che l’umanità non ha saputo dargli. L’Era del cigno bianco (l’album) è stato scritto in piena pandemia, fra il Salento e Roma, a distanza, come previsto dal DPCM, attingendo alle forti emozioni di questo drammatico anno.

Salento All Stars è un progetto artistico, fondato da Davide Apollonio, che parte dai suoni tradizionali arrivando fino alle sonorità più moderne, scrivendo brani propri e rivisitando quelli popolari, del tacco d’Italia, per abbracciare tutte le culture del mondo. Nella primavera del 2014 esce “Salentu (lu sule, lu mare, lu jentu)” per il ventennale dalla sua stesura. L’autore, Davide QbA Apollonio, chiama a raccolta i migliori musicisti del Salento per reincidere una nuova versione. La formula del “collettivo” musicale piace molto nei live, da qui nasce l’idea di incidere un intero album fatto di inediti e rivisitazioni. Nel giugno del 2015 i Salento All Stars pubblicano Made in Salento, un disco di inediti e rivisitazioni in chiave Gypsy, Raggae e Combat Folk. Al disco hanno partecipato tanti musicisti salentini (circa 40), dal fondatore Davide Qba Apollonio (già fondatore degli Après La Classe e Granma), Alfredo QuarantaTreble (fondatore dei Sud Sound System), Cesare dell’AnnaMino De SantisGhetto EdenMarco Ancona (Fonokit), Andrea Pasca (Crifiu), Carolina BubbicoSofia BrunettaRocco NigroRaffaele Casarano e tanti altri, oltre a collaborazioni nazionali (come Mario Riso – Rezophonic- Movida e Olly Riva – Shandon-Rezophonic) e internazionali (come Fabio Allman dei brasiliani Monobloco). “Qui non passa”, brano del 2018, vede al fianco dei Salento All Stars altre due importanti realtà musicali salentine: Michele Riondino & Revolving Bridge Mama Marjas. Calde atmosfere, chitarre e fisarmoniche come una carovana gipsy sulle quali ondeggia una sinuosa melodia. Le atmosfere rarefatte della canzone sulle quali viaggiano le voci di Alfredo Quaranta e Mama Marjas, lasciano il posto nel finale alla personalità di Michele Riondino che in maniera decisa si fa largo nel brano insieme ai Revolving Bridge, portandolo sui loro territori più rock e metropolitani. Il testo trasuda amore e passione per la propria terra, è la voce di un popolo che da Taranto a San Foca lotta per i suoi diritti contro Ilva e Tap, multinazionali che pesantemente stanno incidendo sul territorio sulla salute e sulla qualità della vita in quell’angolo di paradiso che viene identificato come tacco d’Italia. A febbraio 2019 Salento All Stars pubblica insieme a Papa Rickky e Zulù dei 99 Posse “Logorato”, brano che riprende il ritornello del celebre “Comu t’a cumbenatu” dei primi anni ’90. Esce a febbraio 2021 il nuovo album L’Era del cigno bianco anticipato dal singolo “Navigare a vista” che rappresentano un’evoluzione dello stile della band salentina che pur partendo dalle sue radici musicali si apre a sonorità diverse. Per questi nuovi lavori e per esigenze dettate dalla pandemia, il nucleo della band si consolida intorno ai musicisti: Davide Apollonio, fondatore del progetto, Alfredo Quaranta, già voce principale dell’album precedente, Peppe Levanto, Ylenia Giaffreda, Marco Giaffreda e Manuel Fontana.