Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani. “L’autorizzazione provvisoria al funzionamento del depuratore è il passo necessario per consentire a Porto Cesareo di uscire finalmente dall’emergenza ambientale che le pesa addosso dal 2012: il rischio che finiscano in mare acque reflue non trattate per l’assenza di un sistema fognario e di depurazione adeguato. Siamo sicuri che si arriverà presto al riutilizzo delle acque reflue a scarico zero, ma nel frattempo la Giunta regionale dia il via libera all’esercizio provvisorio del nuovo impianto di depurazione, già collettato. L’audizione che si è tenuta oggi in quinta Commissione, allargata su mia richiesta ai rappresentanti istituzionali e alle associazioni ambientaliste del territorio, è stata utile per fare il punto sullo stato dei lavori su depuratore e rete fognaria. Ho chiesto ancora una volta che si faccia presto, per dare finalmente dignità ad una località turistica tra le più affascinanti e gettonate del Salento, che registra circa 200mila presenze in estate e sconta il gap di condizioni igienico sanitarie indecorose. Chiediamo un’assunzione di responsabilità ed uno sforzo condiviso per compiere in tempi rapidi l’ultimo miglio di questa battaglia di civiltà. Ad oggi, il depuratore a che livello è in grado di garantire l’affinamento delle acque, in una scala da 1 a 4? Questo il mio interrogativo in Commissione. L’impianto – hanno spiegato i dirigenti degli uffici tecnici regionali – sarebbe in grado di licenziare un refluo già congruente con il livello 4. Il secondo lotto sarà completato entro febbraio e poi partirà il collaudo. Ma l’entrata in esercizio è ostacolata dal veto del Ministero dell’Ambiente, perché il depuratore prevede lo scarico al suolo ad una distanza inferiore rispetto a quella standard. Nelle more della risoluzione di questo problema, ai residenti e ai turisti di Porto Cesareo va garantito l’allaccio con la rete fognaria. È già pronto il progetto del terzo lotto da circa 25 milioni di euro, per ulteriori 60 chilometri di fognatura e 32 chilometri di rete idrica. Per il depuratore manca un parametro che si potrà realizzare con lavori supplementari, per renderlo conforme al decreto ministeriale. Nelle more del completamento di un percorso burocratico tortuoso e ad ostacoli, chiediamo al Governo regionale di ascoltare le ragioni di cittadini e operatori turistici di Porto Cesareo, che chiedono a gran voce il via libera provvisorio al funzionamento del nuovo depuratore per poter affrontare con maggiore serenità la prossima stagione turistica”.