Ogni martedì alle 18:50 torna l’appuntamento settimanale con la rassegna web “Sette meno dieci”, ideata e condotta dall’imprenditrice sociale Gabriella Morelli e dal giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala e promossa da Diffondiamo Idee di Valore, Conversazioni sul futuro, Io non l’ho interrotta e Coolclub. Martedì 16 febbraio in diretta su Facebook, YouTube e Twitch la giornalista Francesca Mannocchi, dialogando con la scrittrice Nadia Terranova, presenterà il suo ultimo volume “Bianco è il colore del danno“, appena uscito per Einaudi. Il corpo di una scrittrice, in apparenza integro eppure danneggiato, diventa lo specchio della fragilità umana e insieme della nostra inarrestabile pulsione di vita. Francesca Mannocchi guarda il mondo attraverso la lente della malattia per rivelare, con una voce letteraria nuda, luminosa, incandescente, tutto ciò che è inconfessabile.
«La vergogna è questa cosa qui. Ci rivela cosa siamo per gli altri, quanto valiamo nel catalogo dei vivi, ora che siamo guasti»: quattro anni fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all’ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l’imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare sé stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni piú intime, dei non detti piú dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d’un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all’improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l’ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l’onestà senza sconti della letteratura lei ha trovato il coraggio di raccontare. Francesca Mannocchi scrive per «L’Espresso» e collabora da anni con numerose testate, italiane e internazionali, e televisioni. Ha realizzato reportage da Iraq, Libia, Libano, Siria, Tunisia, Egitto, Afghanistan. Ha vinto vari premi giornalistici tra cui il Premio Ischia, il Premio Giustolisi e il Premiolino 2016. Ha diretto con il fotografo Alessio Romenzi il documentario Isis, Tomorrow presentato alla 75a Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Per Einaudi ha pubblicato nel 2019 Io Khaled vendo uomini e sono innocente, con cui ha vinto il Premio Estense, e nel 2021 Bianco è il colore del danno.
La “puntata” si aprirà con un aggiornamento su “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience”. A Bologna, Bari, Cremona, Torino, Lecce, Palermo, Napoli, Taranto, Brindisi e in un’altra quarantina di comuni italiani e pugliesi sono in affissione pubblica i 10 manifesti vincitori dell’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow“, promossa da Amnesty International Italia, Conversazioni sul futuro, Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano e l’Associazione Articolo 21, con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e del Comune di Bologna e l’adesione di numerosi partner pubblici e privati. I poster di Moises Romero (Messico), Zlatan Dryanov (Bulgaria), Christopher Scott (Ecuador), Rashid Rahnama (Iran), Andrea Rodrigues e Rita Reis (Portogallo) e degli italiani Mattia Pedrazzoli, Massimo Dezzani, Arianna Posanzini e Michele Carofiglio sono stati selezionati in due fasi successive da una giuria internazionale, tra gli oltre 900 provenienti da quasi 50 Paesi in tutto il mondo. L’obiettivo del contest è quello di unirsi, con il linguaggio dell’arte e della creatività, alle donne e agli uomini che nel mondo chiedono a gran voce l’immediata liberazione di Patrick Zaki, studente egiziano del master Gemma dell’Università di Bologna, in carcere esattamente da un anno nel suo Paese come prigioniero di coscienza, detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media.
Martedì 23 febbraio il mese di Sette meno dieci si concluderà con la presentazione di “Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” di Enrico Deregibus (Giunti) con alcuni ospiti. Il giornalista e critico musicale annota e commenta i brani in una radiografia approfondita di come sono nati e si sono sviluppati, indagandone le numerosissime sfaccettature, con rivelazioni inedite.