È stata consegnata presso il Museo Storico della Città di Lecce (Must) un’opera dello scultore leccese Antonio Bortone (1844 – 1938), trafugata dall’ex Istituto Margherita nel 2017 e recuperata a fine 2019 dalla Polizia Locale.
Dopo il furto, hanno appurato le indagini della sezione Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, l’opera, un busto in gesso realizzato da Bortone raffigurante il pittore fiorentino Stefano Ussi, era ricomparsa su una bancarella antiquaria di un mercatino in provincia, dove era stata acquistata per la somma di 50 euro (senza titolo di vendita) da un cittadino leccese.
Al momento del ritrovamento era esposta in una vetrina del quartiere Leuca, dove è stata notata e riconosciuta da una dipendente dell’ufficio Cultura del Comune di Lecce, che l’ha prontamente segnalata al Comando della Polizia Locale per l’autenticazione e il recupero. Dopo l’attestazione dell’originalità (l’opera è presente nel catalogo “Arte in Comune”, a cura di Carmelo Cipriani), il manufatto è stato sequestrato e oggi restituito.
La scultura rappresenta un bene di indubbio valore per l’Amministrazione comunale, e troverà opportuna collocazione. Opere di Bortone sono anche la statua di Fanfulla, oggi in Piazzetta Raimondello Orsini, e la statua di Sigismondo Castromediano, collocata al centro dell’omonima piazza.