E’ partita ieri la nuova campagna di sensibilizzazione del Comune di Gallipoli, Assessorato all’Ambiente, sul corretto conferimento della frazione organica. A seguito di evidenze sulla presenza di impurità nella frazione organica è stata effettuata una verifica sulla qualità dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta porta a porta effettuata nel Comune di Gallipoli. Così, tra i rifiuti conferiti sono state ritrovate molte tipologie di frazioni non organiche e non compostabili tra cui imballaggi in plastica in notevole quantità, rifiuti da costruzione e demolizione, tessili, ecc.
Dalla semplice analisi visiva dei rifiuti è emerso inoltre che molti ritiri dovevano essere evitati in quanto palesemente non conformi tra cui i sacchi trasparenti contenenti imballaggi in plastica. Nonostante la presenza di rifiuti non compostabili non abbia comportato, per il Comune, una maggiorazione del prezzo unitario di conferimento, percentuali sensibili ed eventualmente superiori al 10% potrebbero comportare il respingimento dei carichi in ingresso all’impianto di compostaggio situato fuori la regione, con notevoli aggravi di costo per il Comune
Per questo motivo, a partire da giovedì 18 marzo 2021 non saranno ritirati i rifiuti depositati in modo conforme e si procederà ad elevare sanzioni contro i trasgressori.
“L’esito dell’analisi svolta è la presenza di impurità pari a circa l’8%, un dato nettamente superiore rispetto a quelli degli altri comuni dello stesso ambito. – commenta l’assessore all’ambiente, Giuseppe Venneri. – Inoltre, nel corso dell’analisi è stata evidente la presenza di buste non biodegradabili conferite da utenze sia domestiche che non domestiche e la presenza di rifiuti non recuperabili.”
“L’inciviltà di pochi come spesso accade danneggia la buona condotta di molti – aggiunge il presidente della commissione ambiente Cosimo Nazaro – per questo motivo vogliamo allertare la cittadinanza e invitare i cittadini a non creare disagi al servizio. Se ciò continuerà, gli addebbiti graveranno su tutti i contribuenti con costi aggiuntivi per lo smaltimento.”