Politica

Il consigliere Andrea Guido sulle dichiarazioni del Segretario Comunale

Le criticità riscontrate nel Resoconto semestrale sul controllo di regolarità amministrativa e contabile del Comune di Lecce, in riferimento all’applicazione del Testo unico sugli enti locali, secondo la segretaria comunale Guglielmi, sono da attribuirsi ai dirigenti e ai dipendenti comunali e non alla parte politica.
Ebbene, è lo stesso Testo unico dai lei richiamato a stabilire che è il Segretario a sovraintendere allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti, coordinandone l’attività. Non solo, la stessa Guglielmi dimentica che è la funzione di indirizzo politico a svolgere il ruolo centrale e, se esplicitata al meglio, consente alla stessa parte politica di indirizzare e controllare, anche in corso d’opera, l’operato dei dirigenti molto più di quanto normalmente si pensi.
Appare evidente, dunque, che, in riferimento alle criticità evidenziate, non si possano mettere in discussione le responsabilità di Sindaco e Giunta attualmente in carica, come anche quelle dello stesso Segretario Comunale.
Trovo pertanto molto offensive le parole usate dalla dottoressa Guglielmi nei confronti dei dirigenti e dei dipendenti comunali che ogni giorno lottano non solo contro le restrizioni imposte dalla Pandemia e i conseguenti disagi – che ovviamente si ripercuotono sui cittadini – ma, soprattutto, lottano contro uno stato di cose imposto dalla stessa parte politica che lei difende e che contempla un organico di personale ridotto alla metà.
Vorrei ricordare alla Segretaria che è stato il piano di riequilibrio pluriennale voluto da Salvemini ad impedire nuove assunzioni. I Comuni fino a 100.000 abitanti, in pre dissesto o in procedura di riequilibrio finanziario, devono avere un numero di unità dipendenti pari a 1 ogni 134 abitanti. Il nostro Comune, dunque, dovrebbe disporre di oltre 700 unità a fronte delle 400 attuali. 
Richiamare e strumentalizzare il soliti preconcetti sui dipendenti pubblici per giustificare il fallimento totale dell’Amministrazione di Salvemini è un atteggiamento scorretto, populista e vergognoso. Come è stato anche biasimevole utilizzare dati scorretti e non verificati a sostegno di tesi denigratorie. Credo che sarebbero opportune delle scuse nei confronti di tutto il personale dell’Ente, dirigenti, funzionari, istruttori e collaboratori che finora, sebbene in numero dimezzato, hanno sempre garantito con dedizione e sacrificio l’erogazione puntale di tutti i servizi e questo nonostante il clima di ostilità e sospetto instauratori gratuitamente nei loro confronti e confermato dalle dichiarazioni dello stesso Segretario Comunale.