Oggi, in IV Commissione consiliare abbiamo affrontato la questione relativa al rilancio e alla valorizzazione delle Terme di Santa Cesarea, un centro dalle grandi potenzialità situato in una località marina conosciuta per essere tra le più belle del Salento. Al sindaco Pasquale Bleve, che ha illustrato l’idea di affidarne – attraverso un bando pubblico – la gestione a privati per 80 anni, ho evidenziato la possibilità di utilizzare il fondo di rotazione regionale per supportare il Comune nella predisposizione di un bando che sia quanto più conforme alle esigenze del mercato.
Mi complimento con il sindaco e con il cda delle Terme per aver deciso di affrontare questa questione attraverso la privatizzazione della struttura che può garantire una gestione manageriale adeguata ed efficace. Una volta identificato il privato che ne guiderà la gestione, la valorizzazione e la promozione, saremo disponibile a supportarne gli eventuali investimenti – così come facciamo per tutti i privati che abbiano dei progetti tesi allo sviluppo non solo della propria attività ma dell’intero territorio. Ed è questo il caso perché rilanciare le Terme di Santa Cesarea e mettere in campo un progetto che integri il turismo termale con gli altri turismi – penso al turismo rurale, a quello balneare, a quello congressuale ecc – può rappresentare un’operazione strategica di grande importanza che va nella direzione della destagionalizzazione a vantaggio di tutto il territorio, dei comuni costieri limitrofi e delle aree interne.
E per ripartire, il Salento ha bisogno anche di questo: fare in modo che tutte le attività che hanno sofferto le misure restrittive di contrasto alla diffusione del virus siano messe nelle condizioni di avere maggiori opportunità tutto l’anno.