Politica

Incontro per la valorizzazione e riattivazione dello Scalo di Surbo. Delli Noci: “Grazie alla collaborazione tra gli enti coinvolti si partirà con il bando di gara per rendere operativo lo scalo”

Valorizzare e riattivare lo scalo di Surbo, di proprietà di FS Italiane, per renderlo di nuovo operativo. Questi gli obiettivi al centro dell’incontro di oggi, che giunge a seguito del sopralluogo tecnico tenuto il mese scorso e dello studio sull’implementazione dello scalo condotto dal Gruppo FS Italiane. All’incontro hanno partecipato Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Giancarlo Negro, Presidente di Confindustria Lecce, Tommaso Diomaiuta, Responsabile Area Sud e Isole di FS Sistemi Urbani, Roberto Laghezza, Responsabile Sviluppo e Commercializzazione Territoriale Centro Sud Adriatica di RFI (Gruppo FS Italiane), e alcuni operatori del settore della logistica.

“Il lavoro che stiamo svolgendo per la riattivazione dello Scalo di Surbo è a buon punto – dichiara Delli Noci – e per questo ringrazio Rfi, FS Sistemi urbani, Confindustria Lecce e tutti gli operatori della logistica coinvolti e sempre disponibili allo scambio di informazioni e alla ricerca di soluzioni per risolvere questa situazione in stallo da anni. Durante la riunione di oggi abbiamo approfondito alcuni aspetti tecnici, fondamentali per consentire al Gruppo di Ferrovie dello Stato di redigere e pubblicare un bando di gara adeguato. Abbiamo appreso che lo scalo è in grado di accogliere fino a 8 treni al giorno grazie all’ottimizzazione della manovra in ingresso e in uscita dallo scalo ed è stato confermato l’adeguamento infrastrutturale, previsto a inizio 2022, sulla linea ferroviaria per consentire il transito di semirimorchi da quattro metri. Notizie importanti che rafforzano la nostra volontà di riattivare uno scalo fermo dal 2009 e di consentire alle numerose realtà produttive del Salento, oggi in affanno a causa dell’emergenza sanitaria in corso, di poter fruire di sistemi di trasporto merci su ferro adeguati alle loro esigenze. Questo progetto, anche e soprattutto in considerazione delle Zone Economiche Speciali, rappresenta un progetto strategico per rilanciare lo sviluppo e l’economia del territorio”.