L’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, sposa il progetto “Oltre l’odio” promosso dalla Regione Puglia e dal Dipartimento di storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento.
Nell’episcopio di piazza Duomo il presule ha ricevuto una delegazione guidata dal sociologo Luigi Spedicato, docente dell’Università del Salento e direttore di Oltre l’odio e dell’Osservatorio sui discorsi di odio in Rete istituito dall’Ateneo leccese.
Monsignor Seccia ha abbracciato la missione del progetto, che attraverso attività teatrali e laboratori di formazione è in prima linea nel contrasto ai discorsi di odio (Hate Speech) in Rete e lavora per il rafforzamento dell’antimafia sociale.
“Accolgo e abbraccio – ha sottolineato l’arcivescovo Seccia nel corso di un colloquio cordiale e amichevole – questo percorso di grande valenza sociale. Dobbiamo fare fronte comune per piantare il seme della speranza, della solidarietà e della fratellanza, mentre anche e soprattutto sul web dilagano espressioni di odio e di violenza. L’arcidiocesi di Lecce farà la sua parte interagendo col progetto Oltre l’Odio attraverso il coinvolgimento degli uffici delle comunicazioni sociali, della pastorale giovanile e degli insegnanti di religione. Soprattutto nelle scuole, nelle parrocchie e negli oratori si può fare tanto – ha evidenziato monsignor Seccia – per testimoniare e insegnare i valori della bellezza e dell’educazione alla cittadinanza attiva che rappresentano il lievito di una società migliore. Darò anche il mio contributo personale di idee e di partecipazione per dire No ad ogni forma di bullismo, cyberbullismo e odio, per fare sbarramento contro ogni violenza”.
Ringraziando l’arcivescovo Seccia per l’adesione agli obiettivi di Oltre l’odio, il professor Spedicato ha poi sottolineato “la costante attenzione che la Chiesa dedica da tempo al rapporto tra i media, vecchi e nuovi, ed i fenomeni sociali”, ed ha citato, a questo proposito, i due importanti documenti del Pontificio consiglio delle Comunicazioni sociali, “La Chiesa e Internet” ed il successivo “Aetatis Novae” in cui è stato colto il dualismo implicito nei media digitali, “il loro essere strumento di emancipazione umana ma anche elemento potenzialmente distruttivo di relazioni sociali fondate sul rispetto, sulla tolleranza e sull’accettazione delle diversità”.
“Auspico – ha aggiunto Spedicato – che nelle azioni di prevenzione e contrasto alla diffusione degli hate speech in Rete si possano sviluppare rapporti di collaborazione tra l’Osservatorio sui discorsi di odio istituito dal Senato Accademico dell’Università del Salento e le organizzazioni cattoliche operanti nel sociale e sul territorio della diocesi leccese”.
L’arcivescovo Seccia ha accolto tale richiesta e ha poi reso visibile la sua adesione al progetto indossando una della magliette col logo di Otre l’Odio donate dalla delegazione.