Lunedì 23 agosto alle 21, il Parco Archeologico di Rudiae a Lecce ospiterà il terzo appuntamento di “Parole per la pace. Verso La notte dei poeti” nell’ambito del progetto “Arca di pace” del Centro italiano dell’International Theatre Institute – Unesco, sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 In Materia di cultura e spettacolo con il patrocinio del Comune di Lecce, all’interno del cartellone estivo Lecceinscena, in collaborazione con Arva Srl. Parole per la pace, a cura di Fabio Tolledi e Simone Giorgino in collaborazione con Astràgali Teatro, che si concluderà venerdì 27 agosto con l’ottava edizione de “La notte dei Poeti“, è uno spazio per dare voce a molteplici esperienze di scritture poetiche e coglie la complessità della ricerca che si è sviluppata negli ultimi decenni creando una possibilità di incontro tra chi scrive e chi va alla scoperta della scrittura attraverso la lettura e l’ascolto. La terza serata accoglierà un omaggio a Rina Durante con la partecipazione del giornalista Massimo Melillo e della regista Caterina Gerardi. Rina Durante, infatti, esordisce la sua lunga carriera di scrittrice, giornalista e attenta osservatrice con una raccolta di poesie “Il tempo non trascorre invano” (Misura, 1951). Negli ’60 pubblica il racconto “Il Tramontana”, che diventerà il soggetto dell’omonimo film diretto da Adriano Barbano, e il suo primo romanzo “La malapianta” (Rizzoli, 1964), vincitore del Premio Salento 1965. Nel 1975 fonda il Canzoniere grecanico salentino. “Parole per la pace” sarà anche l’occasione per riascoltare i versi poetici scritti e pubblicati da Carmelo Bene e, grazie all’interpretazione dell’attore Simone Franco, di alcune opere della “biblioteca ideale” del Maestro, mettendo in luce un complesso meccanismo di influenze che ne hanno determinato la sua formazione culturale e letteraria. Non mancherà la musica con le canzoni di Beppe Elia. Ingresso gratuito e consentito solo ai possessori del Green Pass – prenotazione obbligatoria arcadipace@gmail.com – 3892105991.
Dal 25 al 28 agosto negli spazi della Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce “Arca di pace” proseguirà con una serie di seminari, approfondimenti, lectures della summer school “Il mondo out of joint. Riflessioni sulla fine della civilizzazione neolitica” (info e iscrizioni arcadipace@gmail.com – 3892105991), ideata e organizzata da Kaiak. A Philosophical Journey, in collaborazione con il Centro Italiano dell’International Theatre Institute Italia, con il patrocinio del Comune di San Cesario di Lecce e dell’Università del Salento. La crisi epocale che stiamo vivendo richiede una ridefinizione dei concetti fondamentali e delle categorie interpretative. Nel dibattito internazionale si fanno strada sempre più i concetti di dark ecology, di società gassosa, di superamento del Neolitico. Queste nuove categorie ridefonisconoo anche l’attuale contesto geopolitico, e le forme dell’attuale conflitto e delle pratiche di pace e di riappropriazione della comunità inclusiva e plurale. Mercoledì 25 la Summer school prenderà il via alle 10 con l’introduzione ai lavori di Vincenzo Cuomo (Rivista Kaiak), Fabio Tolledi (Astragali Teatro), le lecture di Federica Timeto (Università Ca’ Foscari) e, nel pomeriggio, il seminario di Eleonora de Conciliis (Rivista Kaiak) e la lecture di Francesco Maria Galassi (Flinders University – Australia). Giovedì 26 il programma proseguirà con Eugenio Imbriani (Università del Salento), Donato Martucci (Università del Salento) e Fabio Tolledi (Astragali Teatro). Venerdì 27 spazio a Francesco Vitale (Università di Salerno), Vincenzo Cuomo (Rivista Kaiak) e Igor Pelgreffi (Università di Verona). Sabato 28, infine, dopo la lecture mattutina di Gaspare Polizzi (Università di Pisa) su “Tempi di crisi e di ominiscenza tra parassitismo e simbiosi” il programma si concluderà in serata con una dimostrazione di lavoro di Fabio Tolledi e Astràgali Teatro.
Venerdì 27 agosto, infine, nel Parco Archologico di Rudiae, l’ottava edizione de La notte dei Poeti celebrerà l’autore salentino Antonio L. Verri, scrittore, poeta, giornalista e agitatore culturale salentino, scomparso a 44 anni nel 1993. Legato in modo viscerale a quel “sud del sud dei santi” come direbbe Carmelo Bene, è stato uno dei principali animatori di quella Avanguardia meridionale particolarmente attiva tra gli anni ‘70 e ‘80. Ha pubblicato Il pane sotto la neve (1983) Il fabbricante d’armonia: Antonio Galateo (1985), La cultura dei tao (1986), La Betissa (1987), I trofei della città di Guisnes (1988), Ballyhoo Ballyhoo (1990), E per cuore una grossa vocale (1990), Il naviglio innocente (1990), Bucherer l’orologiaio (1995) e Journal (2016, postumi). Ha fondato e diretto “Caffè greco”, “Pensionante de’ Saraceni” e “Quotidiano dei poeti”. Con i curatori Simone Giorgino e Fabio Tolledi, parteciperanno Rocco De Santis, Claudio Cavallo Giagnotti, Antonio Errico, Fernando Bevilacqua, Lucio Conversano e altri ospiti. Ingresso gratuito e consentito solo ai possessori del Green Pass – prenotazione obbligatoria arcadipace@gmail.com – 3892105991.
Fondata nel 1948 a Praga, da esperti di teatro e danza dell’UNESCO, l’International Theatre Institute, unica organizzazione non governativa, operante in ambito culturale, in relazioni formali con l’UNESCO, è presente con Centri Nazionali in circa 100 Paesi, ed ha come obiettivo lo sviluppo di pratiche di cooperazione tra artisti e istituzioni teatrali a livello internazionale, per consolidare collaborazioni tra operatori culturali di tutto il mondo e favorire il dialogo interculturale. Mission primarie dell’ITI sono la promozione della pace attraverso l’arte, il sostegno dell’innovazione nelle arti performative, la valorizzazione delle diversità culturali, il rispetto dei diritti umani nel campo delle arti dello spettacolo. Tra le più note iniziative promosse a livello mondiale dall’International Theatre Institute figurano la Giornata Mondiale del Teatro (27 marzo), l’International Dance Day (29 aprile), il Theatre of Nations, dove si sono esibiti per la prima volta in Occidente, dopo la seconda Guerra mondiale, l’Opera di Pechino, il Berliner Ensemble, il Teatro Kabuki, il Teatro d’Arte di Mosca.