Mirko Cazzato è un ragazzo di Lecce, ha 19 anni e, da quando ne aveva 14 e frequentava il primo anno delle superiori, è un attivista forsennato contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo fra giovani.
La storia di Mirko inizia nel 2016 quando appena 14enne, insieme alla sua classe di primo superiore presso l’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce, ha dato vita alla startup sociale “MABASTA”, la quale ha la mission descritta nel suo stesso acronimo: Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti. Da allora ha lavorato costantemente alla crescita del Movimento, sia in termini di iniziative e progetti da mettere in campo, che nell’ampliare sempre più l’area geografica in cui agire, tanto che nel 2018 è stato messo a punto l’originale “Modello Mabasta”, un protocollo di sei azioni innovative che, per la prima volta, vedono attori protagonisti i giovani stessi nel prevenire e contrastare uno dei peggiori fenomeni della loro età. Inoltre, data l’importanza del tema e l’innovatività delle soluzioni, Mabasta ha iniziato ad essere conosciuta in tutta Italia e, ad oggi, il Modello è stato applicato in oltre 200 classi in ogni regione d’Italia.
Grazie a questo suo grande impegno, oggi Mirko si trova ad essere l’unico studente italiano ad aver superato le selezioni internazionali (3.500 candidature provenienti da 94 nazioni) ed a qualificarsi tra i 50 finalisti al mondo alla prima edizione del “Global Student Prize” (promosso da Varkey Foundation & Chegg.org), un prestigioso premio internazionale da 100mila dollari, conosciuto anche come il “Nobel” degli studenti. Ad ottobre saranno resi noti i nomi degli studenti che hanno superato la seconda selezione e rientrano nella Top 10, mentre a novembre si conoscerà lo studente vincitore o la studentessa vincitrice, che ritirerà l’ambizioso premio di 100mila dollari durante la cerimonia finale a Parigi.
«Non sono una persona speciale – ha raccontato Mirko – sono solo un semplice ragazzo che ha creduto e voluto fare qualcosa di concreto per aiutare il prossimo e, insieme alla mia classe, abbiamo deciso di occuparci dei pessimi fenomeni di bullismo e cyberbullismo fra giovani. I miei prof del “Costa” mi hanno insegnato due cose importanti: che bisogna impegnarsi personalmente in ciò che si crede e che ognuno di noi, non importa l’età, ha tutte le potenzialità per creare un cambiamento, piccolo o grande che sia.
Mi piacerebbe approfittare di questo momento di notorietà grazie al Global Student Prize per lanciare un appello a tutti i giovani italiani, a partire dai 14 anni, ad impegnarsi sui temi sociali, io ho preso a cuore il bullismo ma ci sono tanti altri ambiti altrettanto importanti, come l’eco-sostenibilità, la lotta alla fame, alla violenza, alle discriminazioni, l’essere vicini agli anziani, a chi soffre, a chi è in difficoltà, l’Agenda 2030 ne è piena. Aiutare gli altri, sia come lavoro che da volontari, permette di andare a letto ogni notte col cuore che sorride e di svegliarsi ogni mattina con una grande voglia di fare.
Inoltre, leggo spesso che il lavoro del futuro verterà sempre più su temi sociali, oltre ad essere d’accordo, probabilmente ne sono una prova vivente. Oggi ho 19 anni e ho già 5 anni di esperienza alle spalle, se durante la scuola superiore ho curato la stratup Mabasta come un hobby, ora lo sto vedendo come un grande e appassionato lavoro, mi sono creato il mio futuro con le mie stesse mani, proprio come ci hanno insegnato a scuola.»
Mirko Cazzato è l’emblema italiano dell’impegno giovanile in ambito sociale, è nella Top 50 del “Global Student Prize” e tutto il mondo ha potuto conoscere e apprezzare la sua adolescenza totalmente dedicata ad aiutare i suoi coetanei.