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NEL CHIOSTRO DEI TEATINI A LECCE DOPPIO APPUNTAMENTO CON LA MUSICA DI GIANMARIA TESTA E FABRIZIO DE ANDRÉ

Venerdì 24 e sabato 25 settembre nel Chiostro dei Teatini a Lecce, il festival Conversazioni sul futuro ospiterà due produzioni originali dedicate a Gianmaria Testa e Fabrizio De André a cura del cantautore salentino Massimo Donno, in collaborazione con l’Art&Lab Lu Mbroia, con la partecipazione del clarinettista Gabriele Mirabassi, del pianista Mirko Signorile, del violoncellista Redi Hasa, della cantante Serena Spedicato e di altri ospiti.

Venerdì 24 settembre (ore 22 – ingresso 12 euro – biglietti nel circuito Eventbrite) il Festival propone un omaggio al compianto cantautore piemontese Gianmaria Testa, scomparso nel 2016, con “Da questa parte del Mare”. Massimo Donno (voce e chitarra), Valerio Daniele (chitarre) e Francesco Pellizzari (batteria) riproporranno i brani del concept album “Targa Tenco” nel 2007, un viaggio struggente sulle migrazioni umane, con la partecipazione di Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi del clarinetto a livello internazionale e per molti anni collaboratore di Testa, il violoncellista albanese Redi Hasa e la cantante Serena Spedicato. Il tema, il filo rosso che cuce e tiene insieme tutte le canzoni, è quello delle migrazioni moderne. Una riflessione poetica, aperta e senza demagogia sugli enormi movimenti di popoli che attraversano questi nostri anni. Sulle ragioni, dure, del partire, sulla decisione, sofferta, di attraversare deserti e mari, sul significato di parole come “terra” o “patria” e sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé. A qualsiasi latitudine. “Ho l’impressione che nei confronti del fenomeno delle migrazioni abbiamo avuto uno sguardo povero e impaurito che ha fatto emergere la parte meno nobile di noi tutti. Bisogna avere occhi, cervello e coraggio da spendere”, scriveva Testa. In scaletta i brani Seminatori di grano, Rrock, Forse qualcuno domani, Una barca scura, Tela di ragno, Il passo e l’incanto, 3/4, Al mercato di porta palazzo, Ritals, Miniera e La nostra città. Classe 1958, era italiano, italianissimo, Gianmaria Testa ha vissuto nelle Langhe in Piemonte, eppure c’è voluta la Francia per scoprirlo. Nel corso della sua carriera ha pubblicato nove dischi – Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006), il live “Solo – dal vivo” (2009), Vitamia (2011), “Men at work” (2013) -, si è esibito in più di 3000 concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portogallo collaborando con numerosi musicisti e lavorando anche a teatro con Giuseppe Battiston, Erri De Luca, Enrico Rava, Banda Osiris, Stefano Bollani e molti altri. Nel 2019 è uscito Prezioso, un disco imperfetto e inaspettato. Sono canzoni mai uscite o uscite in altre versioni e in altri contesti, mai, comunque, in questa forma. Nel giorno della morte, la sua pagina Facebook recitava “Gianmaria se n’è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico”.


Sabato 25 settembre (ore 22 – ingresso 12 euro – biglietti nel circuito Eventbrite) il pianoforte di Mirko Signorile e la voce di Massimo Donno saranno protagonisti di “Anime Salve (Fabrizio De André) – 25 anni”. Nel 1996 uscì infatti “Anime Salve” l’ultimo disco di inediti del cantautore genovese, realizzato con Ivano Fossati e prodotto da Piero Milesi, Targa Tenco nel 1997, con una scaletta da brividi che include Prinçesa, Khorakhané (a forza di essere vento), Anime salve, Dolcenera, Le acciughe fanno il pallone, Disamistade, Â cúmba, Ho visto Nina volare e Smisurata preghiera. “L’attenzione agli ultimi, agli emarginati, è sempre stata un tema presente nella produzione del cantautore genovese, ed è anche per questo che Anime salve viene considerato una sorta di testamento artistico. Le nove canzoni raccontano delle storie, alcune di fantasia, altre di personaggi o fatti realmente accaduti, ma ciascuna a suo modo universale, nel tentativo di mettere in versi «svariate e diseguali solitudini», come si legge nella cartella stampa di presentazione del disco” (Carlo Cignarella – Treccani.it).

Massimo Donno è un cantautore salentino che si divide da diversi anni tra scrittura e musica, progetti inediti e teatro. Dopo “Amore e Marchette” (Ululati/Lupo Editore, 2013) e “Partenze” (Visage Music, 2015), prodotto dall’organettista Riccardo Tesi, che i giurati del Premio Tenco inseriscono nella rosa dei migliori 50 album italiani dell’anno, Donno nel giugno 2017 pubblica “Viva il Re!” (Squilibri Editore/Visage Music 2017). Il disco – che ospita Gabriele Mirabassi e la cantante Lucilla Galeazzi – contiene brani tratti dai due album precedenti e alcuni inediti, riarrangiati da Emanuele Coluccia per La Banda de Lu Mbroia, un’orchestra di venti elementi. Il disco risulta, per Smemoranda.it, uno dei migliori album indie del 2017 mentre l’autorevole Giornale della Musica lo inserisce tra le migliori 20 uscite di world music dell’anno. Nel corso degli anni Donno ha collaborato, tra gli altri, con Alberto Bertoli, Luciano Melchionna, Juan Carlos “Flaco” Biondini, Mirko Menna, Maurizio Geri, Alessandro d’Alessandro. Donno – che nel 2019 ha conquistato la seconda edizione del “Premio Castrovillari d’Autore” – è tra i trentanove interpreti di “Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero” (Squilibri Editore), omaggio a uno dei più originali cantautori italiani, che ha conquistato la Targa Tenco 2020 come miglior progetto collettivo (ex aequo con “Note di viaggio – Capitolo 1: Venite avanti…” dedicato a Francesco Guccini). A breve uscirà il suo nuovo album di inediti.

Da giovedì 23 a domenica 26 settembre il festival Conversazioni sul futuro proporrà a Lecce quattro giorni con 200 speaker nazionali e internazionali 80 appuntamenti. Dopo la pausa forzata di un anno a causa delle restrizioni da Covid19 il festival, promosso dal 2013 dall’associazione Diffondiamo idee di valore con il coordinamento di Gabriella Morelli, in collaborazione con Regione Puglia, Comune di Lecce, Polo BiblioMuseale e numerose realtà pubbliche e private, riprende infatti il suo percorso con un programma incentrato sui temi che lo hanno sempre caratterizzato. Nei talk e durante le presentazioni di libri si parlerà di esteri, pandemia, diritti sociali e civili, ambiente, criminalità organizzata, giornalismo, lingua e comunicazione, social e hate speech, del futuro delle donne nelle religioni, satira, patrimonio e paesaggio, parità di genere, letteratura, televisione e molto altro. Ma non solo: il festival proporrà anche la proiezione di documentari, concerti, visite guidate e mostre. Nel cortile della Biblioteca di comunità dell’ex Convento degli Agostiniani, in collaborazione con Storie cucite a mano, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, il festival avrà anche una sezione dedicata alla narrativa “young”. Gli incontri si terranno all’aperto negli spazi del Convitto Palmieri, degli ex Conventi degli Agostiniani e dei Teatini, della Libreria Liberrima e del Parco Archeologico di Rudiae (con adeguata alternativa al coperto in caso di maltempo o pioggia) con ingresso gratuito, posti limitati e distanziati, green pass obbligatorio e prenotazione consigliata.

Il Festival Conversazioni sul futuro è organizzato dall’associazione Diffondiamo idee di valore, con il coordinamento di Gabriella Morelli, con il sostegno della Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo e, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia, in collaborazione con Polo Biblio-Museale della Regione Puglia, Biblioteca Bernardini, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, nella rassegna Lecceinscena, il progetto “Fari di Comunità”, finanziato dalla Regione Puglia attraverso l’Avviso pubblico 2/2017 “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale”, Coolclub, Pazlab, All’Ombra del Barocco e Liberrima (Libreria ufficiale del Festival), Officine Cantelmo, Officine Culturali Ergot, Arva Srl, Boboto, Zemove, Art&Lab Lu Mbroia, Seeyousound Lecce, Collettiva Edizioni indipendenti, FotoScuola Lecce, Virulentia Film, Fermenti Lattici, Storie cucite a mano, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con il patrocinio di Università del Salento e Ordine dei giornalisti della Puglia, in partenariato con Amnesty International, Concorso letterario Lingua Madre e Poster for Tomorrow. Media partner Left e Agenzia Dire.