La separazione, la perdita, l’abbandono e la rinascita sono esperienze che abbiamo e che ci hanno attraversato, ci hanno cambiato, ci hanno segnato come rughe, cicatrici o crepe. Ma le rughe raccontano come si sorride e come si pensa, come il tempo traccia strade e ci modifica. Le cicatrici parlano di ferite e di guarigioni. Le crepe aprono squarci sul mondo e su noi e fanno filtrare una luce sconosciuta. Così possiamo scegliere ogni volta la nostra rinascita. In questo libro Teresa Musca racconta quella di 22 donne diverse, tra le quali è facile incontrare un po’ di noi: “eroine” per il coraggio di svelare la propria fragilità, la propria umanità luminosa e dolente, che si racconta appunto attraverso una perdita. In ognuna di queste narrazioni, tra poesia e prosa, c’è il dolore letto come un’energia vitale che spinge al cambiamento, un impulso a trovarsi e a ricostruire la propria vita, partendo proprio dalla crepa che sembra averla lacerata per sempre.
Teresa Musca è nata a Galatone (Lecce) nel 1960 e nel centro salentino vive e lavora come insegnante di inglese nella scuola primaria. Coltiva le sue passioni per la lettura, il teatro, la scrittura e ha imparato dai bambini e per i bambini “l’ascolto, la pazienza, l’accettazione, da usare anche nei confronti degli adulti e di se stessi”. Con l’associazione pedagogica “Il piccolo principe”, gruppo territoriale del Movimento di Cooperazione Educativa, ha organizzato corsi di formazione e convegni. È tra le curatrici di un volume dedicato al poeta Ercole Ugo D’Andrea.