La IV Sezione del Consiglio di Stato, con sentenza 563/2022, ha accolto il ricorso del Comune di Lecce per riformare la sentenza della prima sezione del Tar di Lecce n. 1867 del 13 dicembre 2018 sulla proroga dell’efficacia del permesso di costruire, originariamente temporanea, per il chiostro “Il Molo”, sul lungomare da Verrazzano, a San Cataldo. Proroga negata dal Comune, contro la quale è stato fatto ricorso al Tar, che si è espresso, invece, favorevolmente. Da qui l’appello al Consiglio di Stato che ha dato ragione al Comune con la sentenza odierna.
«È una sentenza notevole, che mette un punto fermo su una vicenda – dichiara l’assessora alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta – che molti cittadini ricorderanno e risalente ormai al 2018: viene sancita la piena legittimità e correttezza dell’operato dell’Amministrazione comunale nella gestione del nostro demanio marittimo, quando abbiamo diniegato la richiesta di proroga di un permesso a costruire su una concessione demaniale sulla quale, com’è noto, pende anche un procedimento penale. Il Consiglio di Stato ha rilevato come l’Amministrazione agiva, già con la demolizione del Salapia, a favore della tutela del paesaggio e della percezione del mare, e che la stessa ha piena titolarità nella valutazione degli impatti negativi sulla costa. Ringrazio la nostra avvocatura per questo ulteriore buon esito dell’appello. Quel tratto di spiaggia non può essere dato in concessione per la sua rilevanza ai fini della salvaguardia delle spiagge libere prossime agli spazi pubblici urbanizzati. Ora ci prodigheremo per chiedere il dissequestro del chiosco e procedere con l’ordinanza di demolizione. La dotazione di servizi turistici e ricreativi delle spiagge deve infatti avvenire nel rispetto delle condizioni di sostenibilità ambientale e pari opportunità».