Nato dal lavoro di indagine dei ragazzi delle scuole primaria e secondaria inferiore di Sternatia, il libro racconta del dispettoso folletto legato all’universo della fiaba e del mito, presente, con nomi diversi, non solo nel Salento ma in diverse parti d’Italia e del mondo.
Nel volume edito da Kurumuny non solo ne vengono definite origine e circostanze d’azione ma lo si rappresenta anche, rifacendosi all’universo visivo di un grande maestro salentino, Nino Giustiziero, artigiano famoso per la creazione di giocattoli da favola realizzati con i più semplici materiali.
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C’è una domanda
che ci facciamo tutti:
Lo Sciacuddhi esiste davvero?
Anzi no, quella è la domanda che viene alla fine.
All’inizio bisogna capire:
chi è lo Sciacuddhi?
Parte da qui SCIACUDDHI. Il misterioso folletto della Grecìa Salentina (Kurumuny 2022), il libro che racconta del dispettoso spiritello legato all’universo della fiaba e del mito, presente non solo nel Salento ma in diverse parti d’Italia e del mondo. Il libro nasce dal lavoro di indagine dei ragazzi delle scuole primaria e secondaria inferiore (media) di Sternatia (Le), che, guidati dalle insegnanti, hanno approfondito passato e presente della creatura misteriosa. I testi dei ragazzi, spesso raccolti dalla viva voce dei propri genitori, nonni, parenti e conoscenti più anziani sono stati adattati e resi nella forma originale presentata nel libro.
“SCIACUDDHI” verrà presentato il prossimo giovedì, 26 maggio, alle ore 9.30 nella Sala multimediale del Municipio di Sternatia (Le), nell’ex convento dei Domenicani, in via Brigida Ancora 42. Dopo i saluti del sindaco di Sternatia Massimo Manera e della dirigente dell’I.C. “G. Falcone e P. Borsellino” di Soleto, Sternatia e Zollino Claudia Cantatore, interverranno i docenti Nadia Mandurino e Anna Rita Castellano, in rappresentanza del corpo docente della scuola primaria e secondaria inferiore di Sternatia che hanno coordinato il lavoro degli allievi, lo scrittore Antonio Errico e l’editore Giovanni Chiriatti. Durante l’incontro avverrà la consegna dei libri a tutti i bambini delle scuole del comune griko, che presenzieranno alla manifestazione.
Lo Sciacuddhi, il dispettoso folletto protagonista del libro è molto presente nel nostro immaginario e in quello di tante culture dei popoli della Terra, con nomi diversi (nel solo Salento ne ricorrono almeno dieci varianti, Diaulicchiu, Carcarulu, Scarcagnulu, Monaceddhu, Scazzamurieddhu, ecc., ecc.) e fisionomia e indole sorprendentemente simili a ogni latitudine e longitudine. Cambia il modo di rapportarsi con l’ambiente e cambiano i contesti nei quali agiscono queste creature, imparentate con le famiglie degli elfi, dei troll, dei nani.
Le loro origini sono incerte e molto diverse le interpretazioni che si sono succedute nel corso dei secoli, com’è naturale che sia per questi piccoli esseri, metà umani e metà animali, che appartengono all’universo della fiaba e del mito, al mondo e al pensiero magico.
Molti illustri studiosi e letterati si sono misurati con lo Sciacuddhi. Nel libro sono state scelte tre brevi citazioni (rispettivamente di Matilde Serao, Carlo Levi e Sigismondo Castromediano) a dimostrazione della dimensione sovraterritoriale di questi misteriosi folletti.
Proprio per la difficoltà di associare un volto allo Sciacuddhi, per rappresentarlo ci si è rifatti all’universo visivo di un grande maestro artigiano della nostra terra, Nino Giustiziero. Il mastro Geppetto di Maglie, nella sua bottega nella corte dei Droso del centro storico, creava giocattoli da favola, davvero magici e sublimi: giochi costruiti rigorosamente a mano, da materiali di risulta come le vecchie cassette di legno o i trucioli. Maestro Nino si avvaleva solo di un archetto; ritagliava, assemblava con colla, spago e fil di ferro e poi procedeva alle decorazioni. I suoi magnifici Arlecchino, Pulcinella, le sue paperelle, i suoi elfi e nani erano tutti stracallati, proprio come i carretti di un tempo, disegnati e colorati a festa.
Il progetto è realizzato dal Comune di Sternatia con il sostegno della Regione Puglia (L.R. 22 marzo 2012, n. 5 “Norme per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie in Puglia”).
“Questo lavoro sottolinea come ricercare e coltivare un filo di memoria sia il solo modo corretto di addentrarsi nell’immaginario magico di un territorio, fatto di storie, riti, leggende, canti che raccontano e sostanziano l’essere umano. Mette ancora in evidenza quanto la memoria e la cultura di un piccolo borgo – la sua microstoria – siano parte di una storia più grande e di una narrazione che lega tutti i popoli, anche quelli molto lontani tra loro. Teniamoci allora stretti i folletti di casa nostra e ringraziamo di cuore i ragazzi, che col loro lavoro hanno infittito le trame di una comunità, rendendola più coesa, consapevole e fiera dei propri miti” (Massimo Manera, sindaco di Sternatia).