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“La fine del mondo”: il concerto di elettropoesia presentato a Palazzo Adorno

Alla conferenza sono intervenuti Antonio Leo, vice presidente della Provincia di Lecce, Valentina Sciurti e Davide Morgagni, ideatori del progetto ed attori teatrali, Andrea Calella, musicista, dj producer e compositore, e Damiana Serena Patrimia, giornalista ed addetto stampa del progetto.

Il progetto culturale “La fine del mondo” – Concerto di Elettropoesia, è una coproduzione tra l’Associazione Therasia Il Garage delle Arti e l’etichetta discografica Abstracte Music, con le musiche a cura di Andrea Calella (in arte Queemose), con le voci degli attori teatrali Valentina Sciurti e Davide Morgagni. Entrambi amanti del pensiero nietszechiano, hanno sviluppato nel corso degli anni una ricerca scenica basata sullo studio della corposuono e dell’amplificazione, intrecciando partiture fisiche e vocali, e componendo opere caratterizzate da un montaggio ritmico sonoro e visivo basate sul modello dello spartito musicale.

In questo progetto si portano in scena i versi poetici di Ghérasim Luca, teorico surrealista, con composizioni di forte impatto emotivo e di grande suggestione, rafforzate dal lavoro, a cura di Agnese Pepe, dal sapore dichiaratamente avanguardista, di video–art e di proiezione sui corpi scenici. Un intervento che spezza e al contempo enfatizza la ricerca di sacralità liturgica e ancestrale dei canti.

Le voci degli attori si incrociano con synth, drum machine, batterie elettroniche e altri strumenti autoprodotti dall’autore musicale. L’aspetto affascinante del progetto-concerto è la sinergia tra codici apparentemente inconciliabili: tra il suono della macchina, caratterizzato da cadenze ancestrali, e le proiezioni dai richiami psichedelici; tra l’utilizzo della fonica come elemento spaziale e la pulsazione della parola nel ritmo poetico come continua interrogazione.

Il desiderio di sviluppare una cultura dell’ascolto ha fatto sì che Therasia non fosse solo terreno di prove e studio per la compagnia teatrale ma un vero e proprio cantiere aperto a studiosi e artisti. Lo scopo principale dello spazio è quello di mantenere vivo uno spirito inclusivo che dia la possibilità, soprattutto ai giovani artisti, di presentare il proprio lavoro in corso d’opera, e allo stesso tempo, di rendere partecipe lo spettatore al processo creativo del sottosuolo artistico e underground della periferia.

Lo spettacolo andrà in scena presso la Fondazione Palmieri di Lecce con un’anteprima lunedì 29 agosto, e due repliche in programma martedì 30 e mercoledì 31 agosto alle ore 22.