L’assessorato ai Tributi del Comune di Lecce ricorda che c’è tempo fino al 30 settembre per regolare il pagamento del Canone unico per occupazioni di suolo pubblico ed esposizioni pubblicitarie beneficiando dei vantaggi offerti dalla modifica del Regolamento comunale votata in Consiglio comunale il 28 luglio scorso.
Nella seduta di Consiglio, infatti, per venire incontro alle esigenze degli operatori del commercio su strada e dei pubblici esercizi, l’assessore Gnoni propose la modifica degli articoli 28 e 30 del Regolamento, poi approvata con il voto in aula.
In particolare, con la modifica dell’art 28 è stata estesa anche alle occupazioni ed esposizioni pubblicitarie di durata pari o inferiore all’anno la possibilità di rateizzare l’importo del canone unico al secondo anno in quattro rate, con scadenza 31 gennaio, 31 marzo 30 giugno e 30 settembre, per gli importi superiori ai 1500 euro (in precedenza il Regolamento prevedeva la possibilità di rateizzare solo per le concessioni pluriennali).
La modifica dell’art 30 ha previsto la possibilità di sanare entro il 30 settembre le occupazioni considerate “abusive” pagando semplicemente la somma del canone dovuto, senza più dover corrispondere il 50 per cento in più come sanzione. Stesso trattamento è riservato ai pubblici esercizi, che avranno la possibilità di sanare la propria posizione senza l’aggravio di sanzioni. Quanti hanno già pagato la sanzione si vedranno decurtare automaticamente dai successivi pagamenti.
“Si tratta di modifiche al Regolamento che abbiamo assunto per diverse ragioni – dichiara l’assessore ai Tributi Christian Gnoni – intanto per venire incontro alle esigenze e alle richieste di un settore, quello del commercio, particolarmente provato negli ultimi due anni dalle restrizioni pandemiche. E poi perché il susseguirsi dei decreti-legge del periodo covid ha ingenerato nei confronti dell’utenza l’errata convinzione che il canone non fosse dovuto dal 1° aprile al 30 settembre, termine ultimo per la proroga delle autorizzazioni. Per questo abbiamo ritenuto di azzerare l’importo della sanzione”.