Sabato 3, domenica 11 e 18 settembre nel boschetto e nell’anfiteatro di Trepuzzi con i laboratori e gli spettacoli per tutta la famiglia di “Un teatro nel bosco“, tornano gli appuntamenti di “Legami_Teatri del nord Salento“, un progetto artistico promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con Blablabla, Comune di Trepuzzi e Regione Puglia.
Sabato 3 settembre si parte alle 16 alle 18 (ingresso libero – max 30 persone – info e prenotazioni 3207087223 – 3403129308) dall’Anfiteatro di via Gaetano Salvemini con Humana Foresta, una passeggiata esperienziale in natura tout public della Compagnia Petra con Antonella Iallorenzi. Cosa accade negli spazi limite? In quegli spazi di passaggio tra il mondo abitato dall’essere umano e la natura? Humana Foresta è un progetto di ricerca basato sulla connessione tra l’essere umano e la natura, che apparentemente silenziosa assiste al passaggio delle generazioni, ai cambiamenti e alle trasformazioni. Un suggestivo strumento di conoscenza degli spazi naturali attraverso l’emozione e il divertimento, per dare corpo a tutto ciò che è visibile ed anche a quello che è invisibile agli occhi. Humana foresta è una passeggiata di scoperta degli spazi naturali, dei luoghi della memoria, di quei luoghi importanti nei quali la natura ci parla. Alle 20:30 (ingresso libero) nel Boschetto di San Vito appuntamento con lo spettacolo “Un cuore a pedali” di Nasca Teatri di terra – la luna nel letto di e con Ippolito Chiarello con la regia di Michelangelo Campanale. Un eccentrico esploratore, un viaggiatore straordinario, sempre in cammino, in bicicletta e con tutti i suoi bagagli/casa addosso. Un viaggiatore capace di carpire le storie più intime e segrete delle città che attraversa e di ricostruire, con esse, una geografia fantastica quanto illuminante. Un creatore di mondi. Un appassionato di città. Sono racconti appuntati nel suo quaderno, libro, diario, perché è importante non dimenticare. Non basta ascoltare, bisogna memorizzare, non basta sentire, bisogna scolpire nella testa e nel cuore. Storie di città vere (in quanto immaginate) ma, come avverte l’esploratore, in esse non tutto sembrerà vero e non tutto sembrerà falso. Bisogna imparare a viaggiare tutti i giorni, da quando apriamo gli occhi, anche senza partire, anche solo per restare. Scoprire e affrontare il proprio viaggio, la propria strada, realizzare il proprio sogno di vita. Un vero e proprio allenamento, anche fisico, al viaggio, alla fantasia, allo sguardo, all’invenzione, alla meraviglia, guidati da Jack Nason Grosson Ferron, nobile di nascita ed esploratore di professione, mangiatore di parole, scrutatore di strade, agitatore di gente felice. Lo spettacolo è liberamente ispirato al libro “Appunti di Geofantastica” di Gianluca Caporaso e Sergio Olivotti.
Domenica 11 settembre la seconda serata partirà alle 18:30 (ingresso libero – max 15 persone) dal Boschetto di San Vito con “Ad abbracciare gli alberi“, laboratorio a cura di BlaBlaBla. A seguire dalle 20 (ingresso 2 euro – info e prenotazioni 3207087223 – 3403129308) lo spettacolo “Corri, Dafne” di Factory Compagnia Transadriatica e Tessuto Corporeo di e con Ilaria Carlucci per la regia di Alberto Cacopardi. Sulla riva limacciosa di un fiume, in una notte di luna piena, nasce dal fango una ninfa. Leggera, curiosa, spettinata, ribelle. È Dafne, che nuota, salta, rotola, si arrampica come gli animali del bosco. Dafne vuole solo correre ed essere libera. Intanto il cielo sopra gli alberi è irradiato dalla luce del carro del Sole. guidato da un cocchiere d’eccezione: Apollo, il più bello tra tutti gli dèi, spocchioso, egocentrico, tanto desiderato quanto sprezzante. Due mondi lontani, quelli della ninfa e del dio, si incontrano per l’intervento dispettoso di Cupido, il bambino eterno, il dio dell’amore. Apollo ama per la prima volta e il desiderio lo acceca. Dafne, colpita dalla freccia del disamore, lo fugge e vuole restare per sempre una ninfa libera. Che cosa accade se comincia a correre? Correre via, da tutto e tutti, via da casa, dalla sequoia, dalle sorelle, dal padre, dal vestito da sposa, dalle braccia di un dio sconosciuto. Correre libera, correre forte, si, ma verso cosa? “Corri, Dafne!” gioca con la materia del mito e con i fili invisibili che muovono le vite di tutti, che siano potenti creature divine o silenziosi abitanti del bosco, alla ricerca della sottile linea di confine tra l’amore per l’altro e l’amore per sé.
Domenica 18 settembre, infine, nel Boschetto di San Vito alle 18:30 (ingresso libero – max 15 persone) spazio a Volver, la valigia di ricordi, laboratorio a cura di BlaBlaBla. Dalle 20 (ingresso 2 euro – info e prenotazioni 3207087223 – 3403129308) nell’Anfiteatro di Via Gaetano Salvemini in scena “Paloma, Ballata controtempo” di Factory Compagnia Transadriatica e Teatro Koi con Michela Marrazzi e Rocco Nigro e la drammaturgia e regia Tonio De Nitto. È un dialogo tra due anime “Paloma”. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda. Valigia dopo valigia sulla scena affiorano i suoi ricordi, piccoli teatrini affidati a tecniche diverse del teatro di figura uniti dal canto eseguito dal vivo da Michela Marrazzi e accompagnato dal talento musicale del fisarmonicista Rocco Nigro. Voce e canto attraversano la tradizione sudamericana che da sempre non ha timore di affrontare temi come la morte, anzi li ha totalmente integrati nella propria cultura. Uno spettacolo delicato e poetico per grandi e piccoli che ci porta a fare i conti con il Tempo che passa e la ricerca di un senso nella propria vita. Ecco, Paloma, ci aiuta con delicatezza a guardare alla vita e imparare a liberarci pian piano di ciò che è superfluo.