Proseguono gli appuntamenti del progetto “Teatri a Sud“, ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura, in collaborazione con Regione Puglia, Università del Salento e con le amministrazioni comunali di Lecce, Cavallino e San Cesario di Lecce.
Mercoledì 7 settembre (ore 21 – ingresso libero) l’atrio del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce accoglierà lo spettacolo Fimmene! con Anna Cinzia Villani, Fabio Tolledi, Simonetta Rotundo e Roberta Quarta. Canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, nascono i testi poetici scritti da Fabio Tolledi, che si intrecciano sonoramente alle melodie che parlano di noi, di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Canti polivocali, canti per più voci e per diversi modi di cantarli ma non solo, come dall’antica tradizione della trasmissione dei saperi attraverso il corpo, il canto, la danza, questi canti portano con sè racconti, aneddoti, ricette di cucina, visioni di un mondo certamente più umano. Un affresco su come le donne vengono raccontate dai canti della tradizione, e su come rappresentino se stessa attraverso il canto. Voci di donne che cantano la parola con grazia, coraggio e ironia e attraversano, cambiando, i tempi.
Da giovedì 8 a domenica 11 settembre nella Distilleria de Giorgi di San Cesario di Lecce in programma “Daimon“, seconda edizione della Summer School di filosofia a cura della rivista Kaiak. A philosophical journey e di Astràgali Teatro, con il patrocinio dell’Università del Salento e della Società Filosofica Italiana. Se nelle culture antiche occidentali quello del demonico è stato pensato e praticato come campo intermedio di tensioni e di oscillazioni tra l’alto e il basso, tra gli dèi superni e gli dèi inferi, spesso anche tra spirito e materia, campo in cui l’esistenza di un impersonale principio metamorfico entrava in tensione con quella di daimones (genii) personali o comunitari, l’epoca moderna, almeno per quel che ha riguardato le culture letterate, è stata caratterizzata da un processo di s-demonizzazione, in cui – anche a seguito della fratturazione del demonico, negli opposti campi dell’angelico e del demoniaco, prodotta dai monoteismi medio-orientali – quel campo metamorfico-destinale di tensioni è stato progressivamente relegato, nello stesso tempo, al passato e alla superstizione popolare, salvo continuare a inquietare le arti e soprattutto la letteratura europea dal Romanticismo alle avanguardie storiche, oltre che a segnare nel profondo alcune filosofie dell’Ottocento, come quelle di Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche. In tal modo il campo del demonico ha finito per assumere le caratteristiche del regno della necessità, della ripetizione del sempre-uguale, della illibertà, ma anche del falso e dell’inganno. La crisi dell’antropocentrismo soggettivistico, emersa progressivamente a partire dagli anni Sessanta dello scorso secolo, rende oggi praticabile una nuova interpretazione della categoria del demonico, allargata contemporaneamente, da un lato, alle culture pre-moderne e non-europee, dall’altro, alle contemporanee forme di vita iper-tecnologizzate e iper-consumistiche, con esiti per nulla scontati. Il demonico, in questa nuova accezione, si presenta come il regno delle influenze, delle connessioni, delle necessarie ibridazioni. E come il campo delle arti. Le iscritte e gli iscritti alla residenza filosofica parteciperanno a lecture, seminari e interventi di importanti studiosi e ricercatori: Pietro Barbetta (Università di Bergamo), Vincenzo Cuomo (Direttore della rivista Kaiak), Eleonora de Conciliis (Capo-redattrice della rivista Kaiak), Annamaria Pacilio (Università di Napoli), Igor Pelgreffi (Università di Verona), Gaspare Polizzi (Università di Pisa), Antonio Prete (Università di Siena), Francesco Remotti (Università di Torino), Fabio Tolledi (direttore artistico di Astràgali Teatro, presidente del centro italiano e vicepresidente della rete mondiale dell’International Theatre Institute – Unesco) e dell’artista Antonio De Luca (che proporrà le installazioni Limiti dell’Ombra). Due gli appuntamenti aperti anche al pubblico esterno (ingresso gratuito). Venerdì 9 settembre alle 21 l’attore Simone Franco e il poeta e ricercatore Simone Giorgino proporranno “La leggenda di Carmelo Bene“, una riflessione attorno al grande attore, regista e drammaturgo che proprio in questi giorni avrebbe compiuto 85 anni. Domenica 11 settembre alle 21, Daimon si concluderà con Ròma, spettacolo-concerto sui canti e sulle narrazioni della cultura Rom, frutto della collaborazione tra Astràgali Teatro, compagnia teatrale pugliese impegnata da anni in un lavoro di ricognizione e ricerca delle culture mediterranee e del vicino oriente, e Mascarimirì, storico gruppo musicale salentino guidato da Claudio “Cavallo” Giagnotti, musicista di origini Rom che ha fatto della ‘tradinnovazione’ la cifra più propria e innovativa della sua ricerca musicale.
Martedì 13 settembre (ore 21 – ingresso libero) nell’atrio del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce appuntamento con “Il cantico dei cantici per lingua madre”, spettacolo di Astràgali Teatro scritto e diretto da Fabio Tolledi. In scena le attrici della compagnia salentina, Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, sono accompagnate dalle musiche eseguite dall’Ensemble Montesardo, coordinato dal Maestro Luca Tarantino (tiorba) e composto dal soprano Ludovica Casilli, dal mezzosoprano Kairi Kosk e da Livio Grasso (tiorba).
Giovedì 15 settembre (ore 21 – ingresso libero) Teatri a Sud si concluderà nel Chiostro dei Teatini a Lecce, all’interno di Lecceinscena, cartellone estivo del Comune di Lecce, con la nona edizione della Notte dei poeti, uno spazio per dare voce a molteplici esperienze di scritture poetiche e cogliere la complessità della ricerca che si è sviluppata negli ultimi decenni creando una possibilità di incontro tra chi scrive e chi va alla scoperta della scrittura attraverso la lettura e l’ascolto.
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.