La nuova rotatoria nei pressi delle Quattro Colonne, all’intersezione di via Edrisi con la strada provinciale 108 Gallipoli-Santa Maria al Bagno, è stata intitolata a Elio Donadei, stimatissimo geometra neretino scomparso nel 2008 e da molti definito “geniale”. La cerimonia di intitolazione si è tenuta questa mattina alla presenza dell’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti, dei rappresentanti del Collegio dei Geometri di Lecce, di tanti colleghi e dei familiari. La decisione di intitolare la rotatoria a Elio Donadei è contenuta nella delibera di giunta n. 325 del 2 luglio 2019.
Elio Donadei è stata una persona e un professionista conosciuto e apprezzato in città e in tutta la provincia. Basti pensare che la prima istanza all’amministrazione comunale di intitolazione di una via o area pubblica a suo nome nel 2015 (fu respinta perché allora non erano ancora trascorsi dieci anni dalla scomparsa) fu firmata da ben 518 artigiani edili, tecnici, professionisti e comuni cittadini. Donadei ha il merito di aver portato, tra i primi in provincia di Lecce, l’agrimensura dai canoni classici alle moderne tecniche digitali, ponendo le basi dello sviluppo cartografico che ha raggiunto oggi il servizio catastale. È ricordato come un ottimo topografo e i progressi della tecnica topografica a partire dagli anni ’70 gli diedero la possibilità di mettere in pratica la sua abilità. Attraverso l’utilizzo delle vecchie strumentazioni topografiche e senza l’ausilio del moderni software di calcolo, quindi solo attraverso lo svolgimento di problemi di trigonometria piana, Donadei elaborava rilievi che ancora oggi stupiscono per l’assoluta precisione. Soltanto sul finire degli anni ‘70 la tecnologia gli consentì di dotarsi di strumentazione topografica elettronica, tra le prime in provincia di Lecce. Il suo studio professionale divenne “scuola di topografia”, al quale tutti i colleghi di Nardò e dintorni facevano riferimento. Elio Donadei “ha nobilitato la categoria dei geometri”, come scrissero i colleghi geometri di Nardò nel necrologio.