Territorio

I quartieri di Lecce: due giornate per disegnare insieme la città pubblica

Quali bisogni esprimono i diversi quartieri, borghi e frazioni di Lecce? Più verde pubblico, orti sociali e parchi di prossimità, attrezzature per lo sport, centri sociali per famiglie e anziani, luoghi dove contrastare la povertà educativa e le fragilità sociali, spazi per le iniziative e la creatività giovanile e dell’associazionismo.

Sono alcune delle questioni che saranno affrontate insieme ai cittadini residenti nei diversi quartieri, borghi e frazioni della città nel corso delle due giornate di Consultazione pubblica per la redazione del Pug che si terranno il 18 e il 25 febbraio prossimi dalle 10 alle Manifatture Knos.

Incrementare la mobilità ciclabile, mettere in sicurezza e potenziare i percorsi per la mobilità pedonale, completare la viabilità cittadina nei quartieri che hanno infrastrutture viarie incomplete, garantire al futuro TPL linee integrate, redistribuire i parcheggi e ridurre la pressione automobilistica, completare le infrastrutture primarie: le giornate serviranno a definire insieme il progetto della città pubblica di cui il nuovo Piano Urbanistico Generale dovrà farsi carico per riequilibrare i deficit del passato e definire una città più coesa garantendo quartieri tra loro più connessi e dotati di adeguati servizi e infrastrutture.

La prima giornata, in programma sabato 18 febbraio alle Manifatture Knos a partire dalle 10, si aprirà con il saluto del sindaco Carlo Salvemini e dell’assessora alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta a cui seguirà la relazione introduttiva dell’Ufficio di Piano e del gruppo di lavoro Politecnico di Milano. In particolare, sarà presentata la “Carta delle Centralità” elaborata dall’Ufficio di Piano nella quale si individuano in tutto il territorio urbano gli spazi e le funzioni collettive indispensabili alla vita quotidiana nei diversi quartieri della città. La carta individua anche le aree attualmente dismesse, inutilizzate o sottoutilizzate alle quali il Piano dovrà assegnare una funzione tesa a rispondere ai bisogni della comunità di quartiere in un disegno integrato ed equilibrato di città. Dopo la relazione, si apriranno gli interventi dal pubblico: per cittadini, associazioni, enti, organizzazioni è già possibile prenotare un intervento alla pagina https://www.puglecce.it/incontri/i-quartieri-di-lecce/

La prima giornata proseguirà con l’avvio delle iscrizioni ai tavoli di lavoro dedicati a ciascun quartiere, borgo o frazione ai quali siederanno cittadini, associazioni, organizzazioni residenti chiamati a discutere, proporre, approfondire le funzioni pubbliche da implementare in ciascun quartiere che il Piano Urbanistico dovrà prevedere.

La giornata di sabato 25 febbraio dalle 10 alle Manifatture Knos sarà dedicata al lavoro ai tavoli, ai quali ci si potrà iscrivere durante la prima giornata e anche dal sito www.puglecce.it, e che saranno coordinati dai professionisti dell’Ufficio di Piano insieme al gruppo della comunicazione. I tavoli di discussione saranno lo spazio aperto di discussione nel quale evidenziare carenze, manifestare esigenze, proporre soluzioni possibili nell’ambito della pianificazione. Al termine del lavoro, i risultati del lavoro di ciascun tavolo saranno restituiti in plenaria dai coordinatori.

«I leccesi stanno guidando la redazione del Piano urbanistico generale – dichiara l’assessora alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta – partecipando attivamente alla consultazione pubblica avviata dall’amministrazione. Le prossime giornate saranno dedicate ai quartieri, ai luoghi che abitiamo quotidianamente e i cittadini partecipando potranno insieme all’amministrazione esprimere bisogni, aspettative, proposte su quelli che sono gli spazi pubblici presenti in essi, le aree dismesse e da riqualificare, le infrastrutture che garantiscono accessibilità, socialità, relazioni per individuarne insieme il futuro l’ufficio di Piano ha messo a punto la Carta delle centralità nella quale questi spazi sono indicati e che farà da sfondo alla due giorni di confronto sui luoghi della vita collettiva, quelli che più propriamente definiamo il luoghi della città pubblica. Il mio invito ai cittadini, alle associazioni, alle realtà che vivono quotidianamente gli spazi di quartiere è di partecipare e, partendo dall’esperienza quotidiana, portando all’attenzione dell’amministrazione le proprie istanze, delle quali come sempre saremo chiamati a fare sintesi nella visione coerente che guida la redazione del nostro Pug, attrezzare tutta la città di servizi e spazi per la vita collettiva, per innalzare la qualità della vita di chi vive, attraversa, abita Lecce ogni giorno».

Questi i numeri parziali della consultazione pubblica aggiornati al 9 febbraio 2022, quando mancano ancora le due giornate dedicate ai quartieri: 5000 visite totali sul sito puglecce.it1200 priorità suggerite dai cittadini, 600 partecipanti ai primi cinque incontri, 200 proposte avanzate dai cittadini, 70 persone intervenute al microfono nei primi cinque incontri, 17 ore di registrazione degli incontri disponibili sul sito puglecce.it. Al termine della consultazione, i contenuti, i dati e le proposte frutto della consultazione saranno restituite nel report finale che sarà parte integrante del Piano.

«Il Pug ci consegna – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – già ad oggi, quando mancano gli ultimi due incontri che si prevedono come i più partecipati, un bilancio molto significativo riassunto dai numeri: i contatti sulla piattaforma puglecce.it, le priorità indicate dai cittadini, la partecipazione in presenza, le indicazioni raccolte attraverso gli interventi. C’è in atto un processo di attivazione collettiva che è il segno di un interesse crescente sul provvedimento che più di altri impatta sul lungo periodo della vita della città. Abbiamo vigente un Prg che risale agli anni Ottanta. Noi immaginiamo un Pug dal respiro meno lungo perchè è necessaria una manutenzione periodica delle pianificazioni urbanistiche essendo le città corpi sociali in trasformazione. Con gli incontri di consultazione pubblica, noi condividiamo con i nostri concittadini la dimensione di impatto delle scelte urbanistiche nella vita quotidiana. L’urbanistica si occupa delle relazioni fra i cittadini, fra i bisogni, fra gli interessi, relazioni da organizzare per restituire un benessere collettivo nello spazio pubblico perchè bisogna andare oltre l’uscio di casa, come diciamo sempre “la mia casa è la città”. Per circa il 70 per cento, gli standard, intesi come servizi pubblici che sono diritti di cittadinanza da garantire in tutti i quartieri, previsti nell’attuale Prg, non sono stati realizzati, il che significa che si è abbassata l’asticella della qualità della vita urbana. Chiamo il Pug patto di cittadinanza proprio perchè insieme dobbiamo agire per costruire le migliori condizioni possibili. La fiamma dell’interesse, come stiamo vedendo, è già accesa».