Territorio

I luoghi del cuore 2022: Gallipoli vince con oltre 51 mila voti

 

Gallipoli si aggiudica il primo posto dell’XI edizione del Censimento dei Luoghi del Cuore 2022 con la Chiesa di San Pietro dei Samari, preziosissima chiesetta abbaziale del XII situata all’interno del territorio del Parco Naturale Regionale “Isola di Sant’Andrea e litorale Punta Pizzo” di Gallipoli (Le). Con il premio di 50 mila euro si procederà ad interventi di valorizzazione della chiesa che costituisce uno dei principali beni culturali del Parco, il cui restauro è fondamentale anche con riferimento al recupero ed alla valorizzazione dell’antica via Pietrina.

A navata unica e formata da due ambienti a pianta quadrata, rappresenta l’unico esempio nella provincia di Lecce del fenomeno architettonico delle chiese a cupole in asse, presente in Puglia. Sulla cornice dell’avancorpo della chiesetta, aggiunto nel XIX sec. come abitazione del sacerdote, corre una caratteristica iscrizione che attribuisce la fondazione della chiesa a Ugo di Lusignano, condottiero dei Crociati, ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il condottiero crociato fondò la chiesetta proprio nel punto dove S. Pietro sbarcò, reduce dalla Samaria.

 

La gioia del sindaco Stefano Minerva: “È stato emozionante vedere la nostra comunità raccolta nell’attesa del risultato. Gallipoli si aggiudica il primo posto del censimento Luoghi del Cuore FAI e questo rappresenta per noi tutti una grande vittoria. Gallipoli non solo mare, ma Gallipoli come centro culturale, Gallipoli come sinonimo di una comunità coesa e forte. Da Primo Cittadino e da abitante di questa straordinaria città, esprimo il mio immenso orgoglio e la mia gratitudine nei confronti di tutti coloro i quali hanno collaborato per raggiungere questo risultato. È la vittoria della Cultura, la vittoria di un sentimento che ha visto Gallipoli unita. Grazie di cuore a Virgilio Provenzano e al comitato promotore per aver innescato questa sinergia. Un risultato straordinario, grazie a chi come noi ci ha creduto fino alla fine”.

 

Oggi infatti è stato allestito un maxi schermo nei pressi del bene per assistere alla diretta del FAI su fondoambiente.it: amministratori e cittadini uniti in attesa del verdetto.

 

“I Luoghi del Cuore” è il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in collaborazione con Intesa Sanpaolo. La raccolta firme si è chiusa il 15 dicembre 2022, lanciata il 12 maggio.

 

SCHEDA “SAN PIETRO DEI SAMARI”

 

Nel feudo di Gallipoli insiste un preziosissimo scrigno, una chiesetta abbaziale del XII sec., “SAN PIETRO DEI SAMARI”, luogo importantissimo di culto; fino al XVII secolo l’area circostante è stata anche sede anche di una fiera sopravvissuta fino al 1860 nel largo del Canneto. Sulla cornice dell’avancorpo, aggiunto nel XIX sec. come abitazione del sacerdote, corre un’iscrizione che attribuisce la fondazione della chiesa a Ugo di Lusignano, condottiero dei Crociati, ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il condottiero crociato fondò la chiesetta proprio nel punto dove S. Pietro sbarcò, reduce dalla Samaria. Questo sito, con decreto del 25.03.1984 emanato dal Ministero dei Beni culturali ed ambientali, è stato dichiarato di importante interesse ai sensi della legge n°1089 del 01.06.1939 (oggi D. Lgs 22 del gennaio 2004, n°42). La Chiesetta di “SAN PIETRO DEI SAMARI” è sita all’interno del territorio del Parco Naturale Regionale “Isola di Sant’Andrea e litorale Punta Pizzo”. L’immobile costituisce uno dei principali beni culturali del Parco, il cui restauro è fondamentale anche con riferimento al recupero ed alla valorizzazione dell’antica via Pietrina. A navata unica e formata da due ambienti a pianta quadrata, la Chiesetta di San Pietro dei Samari costituisce l’unico esempio nella provincia di Lecce del fenomeno architettonico delle chiese a cupole in asse, presente in Puglia; è inoltre l’unica ad avere le cupole visibili nella loro forma pura, secondo un linguaggio tipicamente medio-orientale. La chiesetta abbaziale, anche se secondo diversi documenti risulti eretta da monaci basiliani (monaci italo-greci che avevano trovato rifugio nel Salento dalle persecuzioni degli imperatori bizantini), deve la sua fondazione alla politica di ripopolamento delle campagne inaugurata dai Normanni a partire dal X-XI sec. Oltre ad essere un unicum all’interno del patrimonio architettonico salentino, San Pietro dei Samari è una delle poche chiese di Gallipoli che il barocco non abbia trasformato.