Quando le giovani studentesse e studenti del team Mabasta hanno sentito per la prima volta i testi del nuovo brano “Supereroi” che l’artista Mr Rain ha portato al Festival di Sanremo hanno subito capito che poteva essere una “loro” canzone, un inno capace di arrivare ai cuori delle persone e di aiutare, sostenere e incoraggiare le centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi vittime di bullismo e cyberbullismo.
«Non sappiamo se Mattia Balardi, alias Mr Rain, stava pensando ad atti di bullismo e cyberbullismo quando ha scritto i testi di “Supereroi” – hanno dichiarato i ragazzi di Mabasta – ma appena abbiamo sentito le parole e visto la rappresentazione con i bambini, abbiamo iniziato a messaggiarci tra noi e a dire quanto la canzone sembrasse scritta per Mabasta. A quel punto il nostro team leader Mirko Cazzato ci ha spronato ad individuare un modo per “approfittare” di questa bella occasione per dichiarare il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Oltre ovviamente ad aver tutti votato per lui nelle diverse sere, abbiamo quindi pensato di ideare un meme che potesse rappresentarci insieme a Mr Rain e ai suoi meravigliosi bambini. Ci siamo fatti una foto con una bella statua di Superman e l’abbiamo affiancata all’immagine simbolo dell’esibizione di Mr Rain a Sanremo.»
Questi che seguono sono alcuni paragrafi del brano “Supereroi”, l’adattamento ai tanti casi di bullismo e cyberbullismo subiti dai giovani è fin troppo intuitivo:
Non puoi combattere una guerra da solo
Il cuore è un’armatura
Ci salva ma si consuma
A volte chiedere aiuto ci fa paura
Ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna
Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro
Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare
Solo restando l’uno accanto all’altro…
…Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo
Più profonde di quello che sembrano
Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro
Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso
Ma ogni volta che ho toccato il fondo
Tu c’eri lo stesso
Ricordiamo che i ragazzi di Mabasta sono coloro che dal 2016 animano il noto movimento giovanile contro ogni forma di bullismo, cyberbullismo e bodyshaming e portano in tutta Italia (l’anno scorso hanno interagito con oltre 40mila studenti) il testato “Modello Mabasta”, l’originale e innovativo protocollo di sei azioni pensate e condotte quasi esclusivamente dai giovani stessi.