La squadra degli studenti dell’Università del Salento ha vinto il premio speciale “Next Generation” all’undicesima edizione della CIM – Competizione italiana di mediazione: un’iniziativa organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano La Statale, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Alessandro Bazzoli, Nicola Chirivì, Niccoló De Perto, Arianna Massanova, Anna Pantaleo e Simone Savoia, studenti del corso di laurea in Giurisprudenza del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Ateneo, si sono aggiudicati anche la menzione speciale “Migliore esplorazione degli interessi”.
«Gli studenti si sono misurati in tre sessioni di simulazione sulla mediazione di conflitti contrattuali, societari e familiari, nelle quali hanno applicato le tecniche negoziali apprese nei nostri laboratori didattici», spiega la professoressa Carmen Perago, docente di Diritto processuale civile e Diritto delle ADR (Alternative Dispute Resolution) a UniSalento, che ha preparato la squadra degli studenti alla competizione assieme alla collega Olga Desiato e ai “coach” avvocati Annamaria Delli Noci e Pietro Elia, «I nostri studenti e studentesse hanno dimostrato la loro capacità di negoziare in modo cooperativo ed efficace, davanti a mediatori professionisti esperti».
Alla competizione, che si è tenuta nei giorni scorsi a Milano, hanno partecipato oltre alla squadra UniSalento altri 13 gruppi di studenti delle Università di Bergamo, Ferrara, Sassari, Bologna, Bari, Telematica Pegaso, Luiss Guido Carli, Milano Statale, Milano Bicocca, Milano Sacro Cuore.
Aggiunge la professoressa Perago: «L’istituto della mediazione, potenziato dalla legge di riforma del processo civile, contribuisce a deflazionare il contenzioso civile. Con l’aiuto di un terzo imparziale ed equanime, che non impone la decisione, le parti in conflitto cercano di risolvere la contesa attraverso l’autocomponimento. Le ADR sono per definizioni flessibili e facilitative, agevolmente sfruttabili attraverso le piattaforme on-line. Lo scopo è cercare di migliorare il benessere delle persone orientando le loro decisioni nella piena libertà di scelta e inducendo l’utente a utilizzare volontariamente gli “strumenti alternativi” per i benefici che possono derivare per la collettività dal ridimensionamento della logica adversarial. Il Dipartimento di Scienze giuridiche del nostro Ateneo già da tempo ha riorganizzato i propri corsi con l’obiettivo di affinare le soft skills degli studenti e prepararli alle sfide derivanti dalle continue modifiche normative e sociali: la partecipazione alla moot competition svolta a Milano completa questo percorso formativo, che sperimenta la più attuale didattica esperienziale».