La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, formare attori e dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
“Mantichora. Italian Journal of Performance Studies” per “Parole a sud” alla Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce
Martedì 28 febbraio (ore 19 – ingresso libero) nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce si conclude “Parole a sud“, rassegna di presentazioni di libri che rientra nel progetto “Teatri a Sud“, ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di San Cesario di Lecce. Ultimo appuntamento con il nuovo numero della rivista annuale “Mantichora. Italian Journal of Performance Studies” a cura di Dario Tomasello (Edizioni Museo Pasqualino) sul tema “La dodicesima notte“. Con il curatore, coordinatore del Corso di Laurea Triennale del DAMS – Università di Messina, interverranno Fabio Tolledi (direttore artistico Astràgali Teatro), Katia Trifirò (docente di Discipline dello spettacolo all’Università di Messina), Annalucia Cudazzo (dottoranda di ricerca e cultrice della materia in Discipline dello spettacolo all’Università di Messina). «C’è in Etiopia un animale chiamato Mantichora, il quale ha tre ordini di denti connessi come quelli di un pettine, faccia e orecchie d’uomo, occhi azzurri, corpo cremisi di leone, e coda terminante in aculeo come di scorpione. Corre con una somma rapidità ed è amantissimo della carne umana; la sua voce è come un concerto di flauto e tromba», annuncia Borges, citando Plinio, nel Manuale di Zoologia Fantastica. «Immaginando una chimera adeguata al sogno di un progetto scientifico ibrido e multiforme, quale altra silhouette avrebbe potuto stagliarsi all’orizzonte se non la prodigiosa creatura?», sottolinea Dario Tomasello. «L’idea di una rivista dedicata agli studi sulla performatività delle arti si colloca nel solco di un rinnovato approccio metodologico che tenga conto del carattere “aperto” e reticolare della cultura contemporanea».