Nei giorni scorsi, una donna è stata minacciata con un cavatappi nei pressi della stazione ferroviaria di Lecce. L’aggressore era un parcheggiatore abusivo senegalese con precedenti per rapina e violazione di ben due decreti di divieto di ingresso nella città di Lecce emessi dalla Questura. “Credo che questo singolo episodio sia esemplificativo dell’immobilismo dell’Amministrazione sul tema della sicurezza, in particolare in zona Stazione. – denuncia Andrea Gaetani, dirigente provinciale di Gioventù Nazionale – Una zona che non è nuova a episodi di criminalità: tra risse, bivacco, parcheggiatori abusivi, prostituzione, spaccio, la Stazione e i suoi residenti sono ostaggio di una situazione che da anni sembra rimanere invariata. Alle promesse di Salvemini del 2018 di “programmare interventi specifici”, all’indomani di una rissa in cui un uomo nigeriano è stato accoltellato alla gola, non sono seguiti fatti concreti. E di fatti, oggi, si ripropongono episodi che compromettono l’incolumità dei cittadini che vorrebbero legittimamente usufruire degli spazi nei pressi della stazione, e dei residenti che vorrebbero poter uscire di casa senza la perpetua paura di incorrere in qualche pericolo. E il biglietto da visita per chi giunge a Lecce in treno – continua – è sempre lo stesso: una stazione che offre servizi da terzo mondo (vedi l’assenza di un ascensore o di un montascale) e una zona adiacente alla stazione, la prima parte di Lecce che può scorgere un turista, abbandonata all’incuria, al degrado e all’insicurezza. Una situazione che peggiora di anno in anno, alla quale si aggiunge il proliferare del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, che, a Lecce e non solo alla stazione, aumentano e si diffondono sempre di più. Una piaga che costringe i cittadini a spendere soldi sotto minaccia per parcheggiare, in una città già colma di strisce blu e in cui trovare uno stallo per mettere la macchina è una vera e propria impresa. – conclude Gaetani – Sarebbe troppo chiedere a questa Amministrazione di rafforzare i controlli delle forze di Polizia con presidi fissi nelle aree, come quella della Stazione, più a rischio o l’installazione di sistemi di videosorveglianza? Il Sindaco conosce la situazione già denunciata a tutti i livelli: il moltiplicarsi di fenomeni di criminalità rivela la sua inadeguatezza e incapacità nel contrastarla. Esprimiamo la nostra solidarietà alla donna minacciata con la speranza che l’aggressore non metta mai più piede nella nostra città. Auspichiamo infine che le prossime elezioni amministrative possano determinare un netto cambio di rotta anche su questo tema.”