Prosegue senza sosta l’impegno di Vera Giannetto, direttrice artistica del Balletto del Salento e portavoce di Aidaf Agis per la Regione Puglia, per scrivere il futuro della formazione nella danza, un argomento importante che coinvolge insegnanti, associazioni di categoria e i ballerini stessi.
Lo scorso 30 marzo, la Maestra e portavoce ha preso parte a un evento a dir poco storico: nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, assieme al Ministro Gennaro Sangiuliano e al Sottosegretario Gianmarco Mazzi, AIDAF Agis, Associazione Italiana Danza Attività di Formazione, nella persona del presidente Amalia Salzano, ha riunito intorno a un tavolo tecnico le massime istituzioni per affrontare il delicato tema della regolamentazione dell’insegnamento della danza privata in Italia e il riconoscimento della figura dell’insegnante di danza nel privato con la conseguente attuazione di una normativa equiparabile a quella dei principali Stati europei. Tutti, infatti, oggi in Italia possono insegnare danza poiché non è presente un riconoscimento professionale adeguato agli studi e alle competenze compiute che vanno a tutelare la salute fisica e psichica degli allievi, oltre che la loro preparazione da ballerini.
L’incontro ha preso, difatti, l’ emblematico nome di “La formazione della danza: quale futuro?” e le alte cariche presenti hanno dimostrato e dichiarato un grande interesse in proposito.
A certificare l’importanza dell’incontro, sono intervenute alcune delle più grandi personalità del mondo della danza come Liliana Così, étoile internazionale e Eleonora Abbagnato, oggi Direttrice del Corpo di Ballo e della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma recentemente nominata Presidente del Consiglio Superiore dello Spettacolo.
Le istanze esposte da AIDAF sono state confermate da un’indagine presentata durante l’incontro da Riccardo Grassi, Responsabile della ricerca di SWG S.p.A, che ha dimostrato quanto le famiglie considerino importante lo studio della danza per la crescita dei propri figli, da un punto di vista educativo, culturale e sociale. Un dato importante in questo studio è stato quanto le famiglie ritengano fondamentale la preparazione degli insegnanti ai quali affidano i propri figli, perché si rendono conto di quanto potrebbe essere pericoloso affidarli ad insegnanti non sufficientemente preparati. Basti pensare che In Italia ci sono 30 mila scuole di danza frequentate da 3 milioni di persone, eppure non esiste una regolamentazione ufficiale per la formazione degli insegnanti di danza.
Dopo questo cruciale incontro, se n’è svolto un altro online a livello pugliese dove Vera Giannetto si è fatta portavoce di AIDAF con le scuole di danza private del territorio per riportare quanto accaduto assieme alla presidente Amalia Salzano e il direttivo Agis. L’incontro, particolarmente partecipato, è servito a chiarire l’importanza della regolamentazione dell’insegnamento della danza, un percorso normato al fine di qualificare i formatori in modo ineccepibile e al medesimo livello.
“L’obiettivo – spiega Vera Giannetto – è quello di garantire ai nostri giovani allievi un livello elevato di insegnamento uniformandoci agli standard di qualità internazionali, ma è molto importante anche per noi insegnanti che ci venga riconosciuto un ruolo specifico e regolamentato, con una cassa apposita, associazioni di categoria, un comparto tutelato quindi che rappresenti bene un settore che è di straordinaria importanza, che va dalle scuole di danza private agli spettacoli dal vivo fino alla televisione e ai teatri. Vale la pena tutelarlo per noi insegnanti e per i nostri allievi”.