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Stefano Rielli Trio per Notti Jazz al Castello di Tutino

Prosegue la rassegna “Notti Jazz” del Castello di Tutino: dopo Antonio De Donno, venerdì 23 giugno sarà la volta di “Stefano Rielli Trio”. Le serate al Castello, con influenti interpreti jazz, continueranno così ad essere scandite dalle note tipiche di questo stile contemporaneo che da oltre un secolo affascina i diversi pubblici di tutto il mondo con i suoi tipici suoni variegati devoti all’improvvisazione e liberi da schemi precostituiti.

Venerdì 23 giugno alle ore 22 (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti), nel cortile del Castello, le note di “Stefano Rielli Trio” intratterranno gli ospiti in un nuovo appuntamento dove il ritmo sarà il protagonista assoluto della serata. La formazione vedrà Stefano Rielli al contrabbasso, Marco Girardo alla batteria e Francesco Negro al pianoforte, tre nomi pugliesi di fama internazionale che nel tempo hanno conquistato straordinari successi musicali.

A guidare il trio, Stefano Rielli, classe 1987, che inizia la sua formazione musicale da autodidatta con lo studio del canto. Nel 2007 si diploma in contrabbasso col massimo dei voti e nel 2010 consegue la laurea con lode in Discipline musicali come Contrabbassista solista e si perfeziona, nello stesso tempo, presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona sotto la guida del maestro Franco Petracchi. In ambito jazzistico, degna di nota è la sua partecipazione al “Premio Nazionale delle Arti 2012”, con la band HP Jazz Five, vincitrice del secondo premio, e varie esibizioni nell’edizione 2012 dell’Otranto Jazz Festival. Tra gli altri riconoscimenti significativi: primo premio assoluto al concorso “Mario Benvenuti” di Vittorio Veneto; semifinalista al concorso per contrabbasso solista “Werther – Benzi” di Alessandria; primo premio assoluto al concorso “Primaverart” di Lecce; primo premio assoluto al Fara music Jazz Live, e in seno alla medesima manifestazione, il premio best talent come miglior solista e, ancora, il secondo premio al Tuscia Jazz Festival dove una giuria internazionale qualificata gli assegna il Primo premio come musicista solista. Attualmente collabora con l’orchestra ICO “Magna Grecia” di Taranto. Inoltre, Stefano Rielli vanta esibizioni con artisti di calibro internazionale come Michel Camilo, Kurt Elling, Fabrizio Bosso, Sergio Cammariere, Samuele Bersani, Cheryl Porter, Mario Rosini, Simona Molinari, Achille Lauro, Nick The Nightfly, Amii Steuart, Serena Autieri, Chiara Civello.

Ad affiancare Rielli, il batterista Marco Girardo, classe 1988, che già in giovanissima età risulta vincitore di svariati concorsi, tra i più importanti l’International Drum Open Competition di Fermo e l’VIII Concorso di musica Città di Brindisi. Durante il percorso di studi ha seguito numerose masterclass con celebri batteristi come: Dave Weckl, Dennis Chambers, Phil Maturano, Roberto Gatto, Agostino Marangolo, Stefano Bagnoli, Horacio Hernandez “El negro”, Alfredo Golino, Christian Meyer, Roberto Gualdi, Giovanni Hidalgo, Ellade Bandini, Chris Coleman, Pat Martino, Miroslav Vitous, Jeff Berlin. Nel corso degli anni, Girardo ha avuto modo di accompagnare in formazioni varie: Enrico Ruggeri, Karima, Elodie, Noa, Serena Brancale, Michel Camilo, Fabrizio Bosso, Gino Paoli, Nina Zilli, Serena Autieri, Tony Esposito, Maurizio Giammarco, Greg Glassman, Nicola Andrioli, Gaetano Partipilo, Enrico Zanisi e molti altri.

E ancora, a completare il trio, Francesco Negro (1986), diplomato nel 2007 presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Ha un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero; ha suonato in Cina, Francia, Germania, Belgio, Albania, Macedonia. Nel 2010 fonda la Scuola di Pianoforte Silence di cui è direttore didattico e insegnante. È attivo nella promozione della cultura musicale nel territorio salentino tramite l’Associazione Culturale “Bud Powell” di Maglie di cui è il fondatore e direttore artistico. Ha collaborato con: Luca Alemanno, Marcello Allulli, Paola Arnesano, Marco Bardoscia, Ermanno Baron, Victor Bastidas, Laurent Bataille, Lionel Boccara, Matteo Bortone, Ryan Bradetich, Jason Brown, Greg Burk, Sandro Cappelletto, Dionisia Cassiano, Luca Cipriano, Simona De Rosa, Rosàlia De Souza, Gabriele di Franco, Vito Di Modugno, Jacopo Ferrazza, Ettore Fioravanti, Antonio Fusco, Mauro Gargano, Roberto Gatto, Greg Glassman, Noah Hocker, Max Ionata, Martin Jacobsen, Minchan Kim, Enzo Lanzo, Igor Legari, Francesco Lo Cascio, Marcello Magliocchi, Giulio Martino, Andrea Michelutti, Alessandro Minetto, Ada Montellanico, Duylinh Nguyen, Marcello Nisi, Adam Nussbaum, Camillo Pace, Roy Paci, Jongmoon Park, Pekka Pylkkänen, Ben Perowsky, Vincenzo Presta, John Riley, Roberto Rossi, Antonello Salis, Bill Saxton, Daniele Scannapieco, Marco Simonacci, Achille Succi, Marco Tamburini, Bruno Ziarelli e tanti altri.

Notti in jazz rientra nell’ambito della programmazione del Castello di Tutino che vede Edoardo Winspeare guidare la direzione artistica.

Inoltre, per gli appassionati della fotografia, sarà ancora possibile visitare gratuitamente negli spazi del Castello la personale “Backstage” di Daniele Coricciati, dedicata ai suoi reportage per conto della Fondazione Sylva sul tema ambientale.

Chiuso dagli anni ’50, grazie a un lavoro di recupero e di restauro conservativo, dal 2021 il Castello è officina d’arte e centro culturale, importante punto di riferimento per il territorio e per i locali, per i turisti e per gli artisti di tutto il mondo che hanno la possibilità al suo interno di sperimentare e di confrontarsi. Non solo: all’interno del castello, dal martedì alla domenica è possibile rilassarsi, complice un’atmosfera soft e le luci soffuse del tramonto, con un invitante aperitivo pensato appositamente per i clienti dal bartender Danilo De Carlo. Per chi avesse invece voglia di assaporare piatti che assecondano la tradizione ma che, al contempo, strizzano l’occhio alla creatività, il Castello apre le porte del suo ristorante con un nuovo menù ideato dallo chef Antonio Blandolino. La cena, al Castello di Tutino, diviene così un viaggio, l’ennesimo, alla scoperta dei sapori del Salento con influenze internazionali.