Al via mercoledì 12 luglio la seconda edizione di Nauna Festival, rassegna di concerti e passeggiate culturali al tramonto nel Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano di Nardò (Le). Si svolge nell’ambito del programma Discovery Porto Selvaggio ed è a cura di Enza Pagliara e Dario Muci: hanno studiato quattro occasioni per ritrovarsi all’aria aperta, nella pineta, sui prati, tra le Torri e il mare neretino, trasformando questo iconico luogo di Puglia in un palcoscenico a cielo aperto dove l’esperienza dell’ascolto coinvolge lo spettatore in modo immersivo e lo riconnette al paesaggio. Il primo appuntamento si svolge al Pianoro di Serra Cicora, uno dei nodi essenziali del Distretto della Preistoria di Nardò, con il Duo Calixtinus, specializzato in repertori medioevali ed extraeuropei, composto da Giovannangelo de Gennaro, canto, viella, fiati, tamburi a cornice, e Nicola Nesta, oud, liuto medievale, saz, naqqara. Rappresentano due punti di riferimento della Musica Medievale e Mediterranea.
Giovannangelo de Gennaro, personaggio carismatico, musicista attento, esperto camminatore. Da quasi dieci anni al fianco di Vinicio Capossela. Ha portato i suoi strumenti antichi e la sua voce nei teatri di tutto il mondo.
Nicola Nesta, chitarrista classico, allievo di grandi maestri come Alirio Diaz, Oscar Ghiglia. La sua ricerca, nel campo della musica antica, lo porta ad interessarsi alla tecnica di strumenti come il liuto arabo, il liuto medievale ed il baglama turco, sotto la guida di Ross Daly.
In “ONDAS – Il canto dell’amato” presentano un programma di canti e composizioni strumentali che pongono in connessione le musiche del medioevo europeo e le tradizioni del vicino Oriente. La musica arabo-andalusa, le romanze sefardite, le danze orientali dialogano con le cantigas della Spagna medievale e la poesia in musica dei trovatori provenzali, evidenziando una connessione profonda che valica i confini geografici e temporali.
Il raduno dei partecipanti è previsto sul luogo dell’evento alle ore 17.30. Da lì partirà la camminata a cura del Museo della Preistoria di Nardò. La direttrice, Filomena Ranaldo, illustrerà gli aspetti naturalistici, archeologici e culturali, nonché lo studio di uno dei passaggi più importanti della preistoria europea.
Gli eventi del Nauna Festival si svolgono rigorosamente in maniera acustica, immersi nella natura, in un ambiente puro, senza alcuna fonte artificiale di luce e di suono, dove la musica si arricchisce esclusivamente dalle sonorità della natura.
La partecipazione è libera e senza prenotazioni. Consigliati scarpe comode, bottiglietta d’acqua, spray anti zanzara, cuscino o asciugamani per sedersi. Info www.nauna.it, naunacm@gmail.com, 349 6799790.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Martedì 25 luglio, sarà la volta di “CALÒMA – Canti di rondini, sirene e marinai”, di Dario Muci, voce, chitarra, ed Enza Pagliara, voce, tamburi, con Gianluca Longo, mandolino, mandola: ripropongono un repertorio di musiche e canti dimenticati, per voci e plettri, che unisce la ricerca alla riproposta. Scenografia sarà la Cava Messapica (nei pressi della Baia di Porto Selvaggio), affascinante location nella zona denominata “La Lea” dove sopravvivono i resti di un’antichissima cava di blocchi monolitici.
Sabato 12 agosto sulla Costa ti li Scianuli, arido tratto di ruralità salentina immerso nella morbidezza del mare, si staglierà un pianoforte. Sarà William Greco a farlo suonare con il suo “PIANO SUITE”, un viaggio musicale in cui composizione e improvvisazione si intrecciano, in un concerto contenente brani originali, composizioni classiche e momenti di pura creatività.
Chiusura giovedì 31 agosto a Torre dell’Alto, ubicata a circa 50 metri sul livello del mare, su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare. Qui troverà scena “ETERNA ETÀ”, con la voce di Marco Alemanno, Marco Schiavone al violoncello e Samuel Mele a oud e ney. Un viaggio nel tempo attraverso i millenni, che unisce ai versi senza tempo di autori come Saffo, Lucrezio, Emily Dickinson o Arthur Rimbaud, il fascino arcaico e misterioso di un tessuto sonoro che spazia dalla musica mediterranea e mediorientale fino a Bach.
NAUNA FESTIVAL – il progetto
Se vedi il mare sei già dentro il paesaggio. Avrai scarpe sporche di terra rossa, il verde negli occhi e non mancherà ispida pietra ovunque. Porto Selvaggio è bellezza che spezza il fiato e blocca il respiro. 1100 ettari lungo 7 chilometri di costa del Comune di Nardò (Le) segnati a nord da Torre Uluzzo e a sud da Torre dell’Alto: custodiscono siti archeologici ritenuti preziosi dalla comunità scientifica internazionale nello studio di uno dei passaggi più importanti della preistoria europea, quello della transizione da uomo di Neanderthal a Homo sapiens. È qui che Dario Muci ed Enza Pagliara, musicisti e ricercatori di tradizioni orali, hanno immaginato una rassegna di concerti e passeggiate culturali, per ritrovarsi all’aria aperta, nella pineta, sui prati, tra le Torri e il mare di Nardò, all’ora del tramonto, trasformando questo iconico luogo di Puglia in un palcoscenico a cielo aperto dove l’esperienza dell’ascolto coinvolge lo spettatore in modo immersivo e lo riconnette al paesaggio.
Con quattro appuntamenti musicali in acustico sempre preceduti da percorsi nella natura alla scoperta della storia del Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, torna in scena a Nardò (Le) dal 12 luglio al 31 agosto 2023 NAUNA FESTIVAL – II edizione. Organizzato da Nauna Cantieri Musicali e Museo della Preistoria di Nardò, con il sostegno dell’assessorato al Parco e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Nardò, rientra nel programma di iniziative, eventi e servizi di valorizzazione ambientale e culturale nell’area del Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, dal titolo “Discovery Porto Selvaggio”.
“Sentiamo ancora forte la ricerca, da parte del pubblico, di occasioni di Bellezza” dicono i direttori artistici Dario Muci e Enza Pagliara. “E la Bellezza, al Nauna Festival, non manca: il patrimonio paesaggistico di Porto Selvaggio diventa lo scenario entro il quale far vibrare le parole, i suoni e i volti di ospiti, artisti, visitatori, indigeni e turisti. Già nella prima edizione, lo scorso anno, abbiamo avuto una restituzione di emozioni incredibile da chi ha partecipato, sia chi conosceva già quel luogo immenso che chi lo scopriva per la prima volta.
Per noi è un polmone amplificatore di sensazioni e, nel caso specifico, della forza comunicativa dei preziosi artisti che abbiamo la fortuna di ospitare. Con Porto Selvaggio siamo nello spettacolo”.
Video teaser Nauna Festival 2023 https://www.youtube.com/watch?v=3U2QSvq0OQk
Siti: www.nauna.it e www.museodellapreistoria.com
Contatti: naunacm@gmail.com, info@museodellapreistoria.com, 0039 349 6799790 – museo
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12 LUGLIO – Pianoro di Serra Cicora
Ore 17:30, Raduno. Ore 17:45, Patrimonio e Comunità” – Filomena Ranaldo
Ore 19:00 DUO CALIXTINUS
Giovannangelo de Gennaro, Canto, viella, fiati, tamburi a cornice
Nicola Nesta, Oud, liuto medievale, saz, naqqara
“ONDAS” Il canto dell’amato
Il duo di musicisti specializzati in repertori medioevali ed extraeuropei presenta un programma di canti e composizioni strumentali che pongono in connessione le musiche del medioevo europeo e le tradizioni del vicino oriente. La musica arabo-andalusa, le romanze sefardite e le danze del vicino oriente dialogano con le cantigas della Spagna medievale e la poesia in musica dei trovatori provenzali evidenziando una connessione profonda che valica i confini geografici e temporali.
Pianoro di Serra Cicora
Il pianoro che caratterizza paesaggisticamente Loc. Serra Cicora ospita il sito archeologico Neolitico di Serra Cicora, segnalato nel 1995 dal Gruppo Speleologico Neretino e oggetto di ricerche archeologiche sistematiche dal 1998 al 2005, sotto la direzione della prof. Elettra Ingravallo (Dipartimento di Beni Culturali di Unisalento). I risultati indicano una frequentazione di quest’area a scopi cultuali e funerari tra il VI e il V millennio a.C. La necropoli è caratterizzata da circoli funerari e strutture megalitiche all’interno delle quali, in alcuni casi, furono sepolti più individui. L’inumazione di una donna su cui venne poi edificato un muro difensivo, è stata interpretata come probabile rito di fondazione del sito. La ricchezza e l’eterogeneità dei materiali rinvenuti dimostrano che la comunità neolitica che frequentò questa parte del Salento era inserita in un circuito di rapporti commerciali e politici su larga scala. Nel corso del Neolitico anche Grotta del Fico, nella vicina frazione di S.M. al Bagno, fu utilizzata per scopi funerari. La sua storia ambientale e antropica si pone in diretta continuità con quella restituita dai vicini siti pleistocenici delle Grotte Mario Bernardini e Serra Cicora A. Nel 2020 il sito è stato acquisito dal Comune di Nardò e rappresenta oggi uno dei nodi essenziali del Distretto della Preistoria di Nardò. L’area è inclusa in un programma di valorizzazione di percorsi archeologici e naturalistici promossi dal Museo della Preistoria di Nardò in sinergia con l’Ufficio Parco della Città di Nardò.