Dopo il successo delle prime due date, in collaborazione con Equality – Identità Arte e Territori (il festival dedicato alle donne e alla parità di genere) ritorna anche questa settimana “MareAperto”, la rassegna musicale organizzata da Manigold, associazione culturale di Lecce che da anni si occupa della promozione di progetti dedicati alla world music d’autore e contemporanea, tanto da istituire un Premio ad essi dedicato dal 2020, il Premio MareAperto.
Una programmazione ricca di appuntamenti che, come di consueto, puntano a indagare le matrici comuni condivise dalle culture dei paesi nell’area adriatica e mediterranea.
“Sono numerosi i progetti di ricerca sulle musiche cosiddette ‘di confine’ che si muovono sulla commistione dei linguaggi e delle tradizioni, considerando la musica tradizionale in continua evoluzione, materia in continuo movimento” – spiega Claudio Prima direttore artistico del Festival – “Dal 2008 fino a quest’anno le band ospiti hanno rispecchiato il tema della rassegna e hanno presentato repertori nati dalla convivenza tra la tradizione e la modernità, radicati nei territori di appartenenza e messi a confronto con le possibili ramificazioni geografiche o temporali” – continua Prima – “Alla base un rapporto solido e dinamico con le proprie radici, non solo culturali ma anche linguistiche attraverso l’uso dei dialetti e lo sviluppo del senso di identità per mezzo della musica e degli incontri che essa favorisce”.
Per l’ultimo weekend di novembre, sabato 25 e domenica 26, al Museo Castromediano di Lecce (ore 20:30) in calendario due appuntamenti, ognuno con un doppio concerto. Il 25 novembre i protagonisti della serata sono i piacentini Enerbia, gruppo costituito da musicisti con una formazione ampia che spazia dalla ricerca etnomusicologica alla didattica, dall’uso degli strumenti antichi all’esecuzione vocale, diretto da Maddalena Scagnelli (violino, salterio e voce), con Marianne Gubri (arpa gotica e celtica), Carlo Gandolfi (piva, flauto e piffero) e Franco Guglielmetti (fisarmonica). Un patrimonio di conoscenze indispensabile che fa rivivere in tutta la sua straordinaria vitalità e bellezza sia il repertorio musicale antico sia quello popolare chiamato delle “Quattro Province”, cioè delle valli che costituiscono il confine tra Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Piemonte.
A seguire si esibirà il sestetto guidato da Giuseppe Moffa in UAUA’ – Omaggio a Eugenio Cirese e al suo Molise. Un concerto frizzante, dinamico e allo stesso tempo intenso, incentrato sulla poesia, quella di Cirese, poeta amato in particolare da Montale e Pasolini per la sua sterminata ricerca sui canti tradizionali molisani. Le poesie musicate e i canti arrangiati da Giuseppe Moffa danno vita a un lavoro di riproposta inedito e senza tempo. Da un minuzioso lavoro di ricerca è nato un repertorio che tocca tutte le corde dell’animo popolare attraverso brani di ogni circostanza della vita (dalle ninne nanne ai canti di lavoro e d’amore fino al lamento funebre) e coinvolge qualsiasi dialetto molisano compreso quello delle comunità Arbëreshë presenti in regione. Sul palco insieme a Giuseppe Moffa (voce, chitarra, zampogna) anche Erika Petti (voce), Domenico Mancini (violino), Marco Molino (marimba e percussioni), Lorenzo Mastrogiuseppe (basso), Domenico Ciaramella (batteria).
Domenica 26 novembre, ultima giornata di MareAperto che si conclude al Museo Castromediano di Lecce (ore 20:30), in programma il concerto dell’italo-argentina Sarita Schena, attrice – cantante venata di intensa malinconia accompagnata da Giuseppe De Trizio (chitarra classica, arrangiamenti) e Adolfo La Volpe (chitarra elettrica). Il progetto nasce dall’idea di proporre un viaggio tra musica e parole che racconti i “Sud del mondo”, in particolar modo tra l’Italia e la tradizione del Tango e del Sud America, affrontando un repertorio che spazia da composizioni di autori latini di origine italiana come Piazzolla, Magaldi e D’Arienzo al fianco di autori sudamericani come Bola de Nieve, Gomez e Chavela Vargas.
Chiude la Winter Edition “Real…mente Napoli – Concerto di canzoni classiche napoletane”, un concerto di brani selezionati dal grande repertorio della “Canzone Classica Napoletana” in un geniale connubio di poesia e musica: dall’accorata interpretazione di “Era de Maggio” a “Maria Mari”, da “Voce ‘e notte” a “Uocchje c’arraggiunate”, un susseguirsi crescente di brani vocali e strumentali, come la travolgente “Tarantella di Calace”, “Torna a Suriento” e “Reginella”. Sul palco Tommaso Chimenti alla voce e il Real Duo composto da Luciano Damiani (mandolino) e Michele Libraro (chitarra).
I primi due appuntamenti di MareAperto, tenuti la scorsa settimana, in collaborazione con Festival Equality (a cura de La Fabbrica dei gesti) hanno avuto come protagonista lo stesso Claudio Prima (organetto, voce), direttore artistico del Festival che la sera di sabato 18 novembre insieme a Giovanni Martella (batteria, dun dun, balafon, djembe, kamalè ngonì), a Matteo Resta (basso), Meissa Ndiaje (djembè) e Khadi Diop (danza) ha dato vita nel Teatro Comunale di Leverano a La Rèpètition – Musiche dal Salento al West Africa, spettacolo preceduto dalla performance Nelle trame del corpo, sempre con le musiche di Prima e Martella. Domenica 19 novembre, si è replicato il successo al Museo Castromediano di Lecce con la restituzione della pratica corporea di Francesca Cola Fèrvere-proliferation, flow and twine, con le musiche live di Claudio Prima (organetto e voce) e Marco Schiavone (violoncello); la pratica Fèrvere consiste nell’immersione in un flusso di pratiche corporee, nutrienti e conviviali, che attraversano il tema della fermentazione come pratica fondamentale del femminismo intersezionale.
Il festival, sostenuto dalla Regione Puglia, è in collaborazione con il Museo Castromediano di Lecce, la Fabbrica dei Gesti, Festival Equality, Blogfoolk e la Rete Italiana della World Music.