Il Movimento Regione Salento scende ancora una volta in campo per difendere il territorio dall’ennesimo sfregio che questa volta minaccia il nostro mare: sit-in a Santa Cesarea il 14 novembre.
Il pericolo è rappresentato da un mega parco eolico che potrebbe sorgere ad una quindicina di chilometri dalla costa, nelle acque a sud di Otranto tra Porto Badisco e Castro, di fronte alla scogliera più alta dell’area marina protetta Otranto-Leuca. Un progetto mastodontico che prevede l’istallazione di oltre 90 pale eoliche galleggianti, alte circa 250 metri sul livello del mare, della potenza di 12 Megawatt ciascuna per un totale di oltre un Gigawatt. Il punto di connessione a terra, in cui far passare il cavidotto, è stato individuato in località La Fraula, in territorio di Santa Cesarea Terme.
Ed è proprio in località La Fraula, a Santa Cesarea Terme, che il MRS manifesterà pacificamente domenica 14 novembre, a partire dalle 10.30, al grido di “No al parco eolico off shore, giù le mani dal nostro mare e dal nostro Salento”.
La richiesta non è solo quella di sbarrare l’avvio di questo progetto ma di contrastare ogni velleità futura delle multinazionali che hanno preso di mira il Salento per i loro impianti in mare e non solo, pronte a proporre nuovi progetti anche sulle coste delle province di Brindisi e Taranto.
A tal proposito è partita la mobilitazione di tutti gli amministratori locali del Movimento Regione Salento, che presenteranno la medesima mozione nei Consigli comunali dell’intero Salento, di Lecce, Brindisi e Taranto, di cui fanno parte, per chiedere che ciascuna Amministrazione locale metta nero su bianco, con una delibera, il proprio no a questo specifico progetto e a tutti gli altri che verranno, per bloccare i piani d’insediamento di parchi eolici off shore al largo delle coste salentine. L’impatto ambientale di questi mostri galleggianti è insostenibile, e abbiamo il dovere di tutelare ciò che di più prezioso abbiamo: il nostro patrimonio paesaggistico e naturalistico. Non barattiamo la nostra vocazione al turismo e al benessere del nostro territorio con l’energia spacciata per pulita.
La bellezza del Salento è un bene non trattabile.