Domenica 14 novembre (ore 20:30 – ingresso gratuito) sempre alla Distilleria De Giorgi appuntamento con “Se Potessi Volare” di Terrammare Teatro per la regia di Marc van den Velden, testo di Lotte Faarup con Silvia Civilla e Valerio Tambone e le musiche eseguite dal vivo dal fisarmonicista Rocco Nigro. Scoprire da dove si viene, trovare la propria identità e conoscere la propria eredità. La storia che viene narrata è quella autentica di un uomo nato nel Salento e poi emigrato; una vita tra il nord e il sud; una famiglia, delusioni, incertezze, guerra, malattia, amore. L’uomo ha la parola per raccontare, per trasmettere memoria. Siamo anelli di una catena di generazioni che non devono dimenticare. Come sopravvivere in un mondo che non ha rispetto verso l’altro e diventare un passaggio tra le generazioni e trasmettere amore. Camminava con una gamba sola, ma voleva sfidare il mondo, lui avrebbe voluto volare e forse alla fine ci è anche riuscito.
Martedì 16 novembre (ore 20:30 – ingresso 5 euro) Astragali Teatro accoglie “Canto d’Orfeo“, coproduzione firmata dalla compagnia leccese e Diaghilev. Un intreccio affascinante sul profondo legame tra musica e poesia con Mauro Tre (piano), Marco Girardo (batteria), Stefano Rielli (contrabbasso) e la voce di Roberta Quarta e Fabio Tolledi. Legame antico, sotterraneo e mai abbastanza esplorato. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso molti poeti si sono misurati con questa modalità sempre attuale. Pasolini, Fortini, Calvino, Sanguineti, hanno fornito le parole a cui compositori importanti come Fiorenzo Carpi, Pietro Umiliani, Carlo Rustichelli hanno dato la musica. Il mondo della canzone pop ha, dal canto suo, immediatamente aderito con interpreti e autori del calibro di Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Fabrizio De André, Enzo Jannacci. Questo percorso ha trovato ancora più forza nella pratica del teatro canzone, partendo dalla nascita del cabaret italiano. Dall’esperienza di Canta Cronache al teatro di Dario Fo, dalla ricerca del Canzoniere Italiano al lavoro di revival del folklore italiano che ancora oggi determina – anche nel territorio salentino – una forma vivace di ricerca e di esplorazione poetica. Non ultimo è da segnare la ricerca del sound del jazz italiano, che ha trovato in questo ambito una vitalità straordinaria ed un ulteriore terreno di sviluppo.
Mercoledì 17 novembre (ore 20:30 – ingresso 6 euro – prenotazione obbligatoria – 3346572108 – 3891454215) sempre ad Astragali in scena “Mucchio!”, liberamente ispirato ad uno dei maggiori lavori teatrali di Samuel Beckett “Fin de partie”. Una coproduzione Therasiailgaragedellearti e Astragali Teatro diretta da Davide Morgagni sul palco con Rocco Cacciatore (assistente alla regia Valentina Sciurti, assistente di scena Rosanna Galiani, assistenza tecnica Agnese Pepe). Come nel testo beckettiano, dei sopravvissuti di una non definita catastrofe, delle figure “animate” giocano la loro pièce rinchiusi, barricati in quello che pare un angusto spazio teatrale, non ancora rassegnati della fine del mondo che li circonda. È un finale di spettacolo, la fine della rappresentazione. Si gioca, per mera ripetizione senza concetto, nel tentativo sempre vanificato di uscire dallo stallo. O forse per finire di perdere. Non c’è più dialettica, le parole amplificate avanzano, simili a mosse negate, su una scacchiera senza dramma. “Non c’è dramma” nel dichiarare la “negatività del presente”. Non c’è più drammaturgia. Ci sono solo un cumulo di mosse false e “soluzioni immaginarie…”. Come nel paradosso di un filosofo greco, mille chicchi di grano fanno un mucchio di grano. Togliete un chicco, poi un altro, poi un altro ancora… resterà un mucchio. Infine, un solo granello fa mucchio. O inversamente, come nella comica logica beckettiana, i giorni che scorrono sono simili ai chicchi di grano che si aggiungono ai chicchi, a uno a uno, e un giorno, all’improvviso, c’è il mucchio, l’impossibile Mucchio!
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi si grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Nel 2021 la compagnia salentina compie 40 anni. Per celebrare questa ricorrenza nasce il progetto “Teatri a sud” che fino a febbraio (tra la sede di Astràgali e il Teatro Paisiello a Lecce e la Distilleria De Giorgi a San Cesario di Lecce) proporrà spettacoli, laboratori, concerti, seminari, una sezione per il teatro ragazzi e la quarta edizione del Premio Teatrale Marcello Primiceri, dedicato alla memoria del fondatore della compagnia, regista e giornalista, prematuramente scomparso nel 1987 in un incidente stradale.