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Bilancio energetico: dal 2007 ridotte del 69% le emissioni di Co2 per i consumi del Comune

La Giunta comunale ha approvato nella seduta odierna l’aggiornamento del Bilancio Energetico comunale per l’anno 2019/20 e dato mandato al dirigente del settore Lavori Pubblici di redigere il Piano d’Azione per l’Energia sostenibile e il Clima (PAESC) in linea con gli obiettivi di mitigazione e adattamento 2030.

Per la redazione del Piano Energetico, l’Energy manager di Palazzo Carafa Roberto Brunetti supportato da tecnici esterni e dall’Ufficio Utenze, ha messo a punto un Modello di Raccolta e di Rappresentazione geo-referenziata e iconografica su piattaforma QGIS (open source) capace di offrire una mappatura puntuale e un osservatorio permanente di misurazione dei dati dei consumi afferenti all’energia, all’acqua, al gas e ai carburanti degli immobili comunali (compresi uffici, scuole, semafori, strutture comunali). Ciò consente di avere una rappresentazione numerica, completa e veritiera, dei consumi che compongono il Bilancio energetico.

Prendendo a riferimento l’anno 2007 – adottato come riferimento nel Piano di azione per l’energia sostenibile (PAES) approvato dal Consiglio comunale nel 2014 – il Comune di Lecce ha prodotto con il 69% di emissioni di CO2 in meno, superando abbondantemente l’obiettivo del 20% fissato dal Paes. In quindici anni dunque, le emissioni relative alle unità gestite dal Comune sono passate da 13.831 Ton Co2 (tonnellate di Co2 equivalente) a 4.233 Ton Co2 nel 2020, con un netto miglioramento – dovuto anche all’impatto delle misure di prevenzione dovute alla pandemia – rispetto ai 5.003 Ton Co2 nel 2019, che già avevano segnato l’importante risultato del 64% di emissioni in meno.

Il risultato – spiega la relazione allegata al Bilancio Energetico – è stato raggiunto soprattutto grazie due azioni: l’efficientamento dei consumi dovuto ad interventi mirati sul patrimonio immobiliare, in particolare le scuole, effettuati a partire dal 2017, che hanno consentito una riduzione dei TEP (tonnellate equivalenti petrolio) impiegati del 51% dal 2017 al 2020; l’utilizzo di energia rinnovabile, attraverso attività di partenariato, per la gestione della pubblica illuminazione (City Green Light principale operatore nazionale nel settore della P.I.) e del calore degli edifici scolastici (ENGIE Servizi S.p.A. leader nell’efficienza energetica degli edifici).

Di notevole importanza la contabilizzazione energetica assegnata a ogni CdR che conferisce al dirigente la consapevolezza dei consumi del proprio settore, offre l’indubbio vantaggio di favorire la modifica del cambiamento comportamentale attraverso stili di lavoro e comportamenti più attenti ad un uso razionale ed intelligente dell’energia capaci di contribuire, nel breve tempo e a costo zero, ad una significativa diminuzione della spesa nel lungo termine, nonchè consente il rilevamento di eventuali consumi anomali.

Per effetto dell’efficientamento, i consumi della pubblica illuminazione a Lecce si sono ridotti del 65% dal 2017 al 2020, con l’azzeramento delle emissioni di CO2 in atmosfera a partire dal 2019 grazie all’utilizzo di energia rinnovabile con impatto zero da parte dei partner privati ai quali l’amministrazione ha affidato la missione di efficientare la rete. Dunque, se nel 2007 i consumi per la pubblica illuminazione erano pari a 15.376 MWh, nel 2019 si sono ridotti a 5.320 MWh.

Prossimo obiettivo del Comune, sollecitato nelle conclusioni del Bilancio, dotarsi di una politica energetica che consenta una nuova accelerazione orientata al raggiungimento degli obiettivi fissati al 2030 attraverso lo sviluppo del nuovo Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC).

Il Bilancio energetico di quest’anno premia le scelte effettuate dal Comune di Lecce negli anni passati in relazione alla modernizzazione della pubblica illuminazione e all’efficientamento dei consumi per il riscaldamento – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci – è stato inoltre elaborato dall’energy manager Brunetti un eccellente sistema di monitoraggio in tempo reale dei consumi degli edifici comunali, che ha consentito, grazie all’intervento dell’Ufficio utenze, di correggere anomalie, assegnare responsabilità, individuare e risolvere problemi relativi a sprechi e inefficienze. Tutto questo ci consegna oggi un Comune che funziona producendo un impatto inferiore del 70 per cento rispetto al passato. Non basta, occorre ancora migliorarci e aggiornare i nostri obiettivi, anche attraverso ulteriori collaborazioni con partner tecnici che ci consentano di fare un ulteriore salto di qualità”.