“L’accesso diretto al Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese diventa strutturale per il comparto primario e permetterà di iniettare liquidità per superare la difficile crisi energetico-produttiva. Dal 16 marzo le aziende agricole potranno presentare richiesta di ammissione alle garanzie del fondo di Mediocredito Centrale mentre si è in dirittura d’arrivo per l’estensione della medesima possibilità al settore della pesca e dell’acquacoltura, come spiega la circolare del presidente dell’istituto, Bernardo Mattarella. Giunge, dunque, a conclusione un lavoro iniziato con l’introduzione della norma al decreto Cura Italia e che, durante la pandemia, ha sbloccato le porte del credito all’agricoltura italiana, concedendo circa 5 miliardi di euro di prestiti”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura e promotore della norma approvata nella primavera 2020. “Gli strumenti del Fondo – aggiunge – risultano determinanti in un periodo di forte crisi causata dall’instabile scenario internazionale che comporta un forte aumento dei costi energetici e delle materie prime e un’incertezza di mercato. Una situazione che si ripercuote sugli imprenditori che vedono assottigliarsi la redditività delle produzioni”. “Con l’accesso diretto al Fondo di Garanzia – prosegue L’Abbate – si potrà iniettare ingente liquidità nel comparto agricolo, a condizioni agevoli, così da sostenere le imprese in questo drammatico scenario economico. Inoltre, dal 1° aprile al 30 giugno, come previsto dal Dl Energia non è dovuta la commissione una tantum per tutte le richieste di finanziamenti per comprovata esigenza di liquidità”. “Sono estremamente soddisfatto per questo risultato, a cui abbiamo lavorato per anni e che è parte integrante del ‘Progetto Credito’ avviato al Ministero delle Politiche agricole quando ero sottosegretario” conclude. |
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