Uniti nel ribadire che la mafia si combatte affermando la centralità del lavoro e dei diritti. È il messaggio che in questo giorno, 21 marzo 2022, Libera Puglia ha voluto affermare in occasione XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Tante le iniziative in tutta la Puglia, tra cui quella nella zona Industriale di Modugno, luogo simbolo del lavoro, in viale Ortensie, organizzata da don Angelo Cassano referente del presidio barese di Libera Puglia.
“Oggi è una giornata di testimonianza in favore di tutti coloro che si impegnano per contrastare la criminalità organizzata e le mafie di tutto il mondo – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha partecipato questa mattina all’iniziativa -. Siamo qui oggi davanti ai cancelli di alcune fabbriche in crisi nella zona industriale di Bari, al seguito di Don Angelo Cassano che ha organizzato questa bella giornata, comprendendo, assieme a Libera, che per combattere la mafia bisogna soprattutto assicurare i diritti alle persone. Perché quando i diritti, in particolare quello al lavoro, non sono assicurati, le mafie giocano una partita di manipolazione del consenso ed entrano, se non nel cuore della gente, almeno nel loro bisogno. Quindi la Regione Puglia è al fianco di Libera da sempre, di Don Luigi Ciotti, di tutti i ragazzi e le ragazze che si impegnano quotidianamente su tutto il nostro territorio, assicurando in particolare ai Comuni e a tutte le associazioni pugliesi, il sostegno e l’indirizzo indispensabili per vincere questa battaglia”.
“Oggi, nella Giornata della memoria – ha sottolineato don Angelo Cassano -, è per noi importante simbolicamente leggere i nomi delle oltre mille vittime innocenti di mafia, proprio qui, insieme ai familiari e accanto ai lavoratori, per affermare la centralità del lavoro nella lotta alle mafie. Il tema di quest’anno è ‘Terra mia coltura e cultura’ per sottolineare l’impegno dentro le nostre città, nella nostra regione che vive momenti drammatici dal punto di vista delle mafie e della loro evoluzione. Le mafie si sconfiggono con i diritti, con il lavoro e, soprattutto, con l’educazione e la cultura. Quindi noi oggi affermiamo il nostro impegno, anche dopo la visita di Don Luigi Ciotti il 4 marzo scorso, quando ha ascoltato i nostri lavoratori. Sono 39 le vertenze in questo momento. Per sconfiggere le mafie è importante la memoria ma anche arrivare a delle scelte concrete di giustizia: questo – conclude – credo che sia il messaggio che parte di qui, dalla zona industriale di Bari”.