Proseguono le attività di “Viva – Tante belle cose“, un progetto pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove) che mira al benessere, alla crescita culturale, alla condivisione di conoscenze e talenti. Venerdì 15 aprile (dalle 18 alle 20 – info e prenotazioni vivailprogetto@gmail.com – 3278773894) nelle sale di Palazzo De Donno a Cursi prende il via Imaginai, laboratorio dedicato al cinema curato da Claudia Mollese (ingresso gratuito e aperto a tutte le fasce d’età). Attraverso una serie di incontri, lavoreremo insieme per arrivare a realizzare un cortometraggio. “Il nome non è casuale: partiremo da riflessioni sparse che si agitano e vogliono prendere forma per narrare il territorio che si abita. La domanda di partenza sarà: che cosa vorresti raccontare?”, spiega la curatrice. “Con la condivisione del linguaggio del cinema, lo sviluppo di un soggetto, l’utilizzo di una telecamera e l’esperienza del set passeremo dal farci tanti film a realizzarne uno comune”. Ogni partecipante apporterà un tassello di storia, vissuta, inventata, sognata. “Come archeologi della memoria di questi luoghi, partiremo alla ricerca di tracce e impronte di storie reali ed immaginarie, che apporteremo sotto forma di aneddoti, disegni, fotografie, riprese filmiche e sonore. Poi proveremo a intrecciare gli elementi trovati in un racconto comune che trasformeremo nel soggetto di un corto. Successivamente, ognuno sceglierà un ruolo (attore, fotografo, elettricista, scenografo, ecc. ) e ci trasformeremo in troupe per girare e condividere l’esperienza del set. Il risultato finale sarà un cortometraggio, una mitologia fantastica di quello che è il paese degli Imaginai”.
La costruzione di Viva è stata ispirata dal rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2019 nel quale viene evidenziato come il coinvolgimento della popolazione in attività culturali abbia un importante impatto positivo e benefici migliorativi. “Se pensiamo all’immenso patrimonio culturale a nostra disposizione, ci viene immediato immaginare di poter integrare la tutela della cultura e delle arti, alla prevenzione della salute e al miglioramento del benessere”, sottolineano i promotori. “L’obiettivo generale di Viva è quello del benessere dei cittadini adulti e il coinvolgimento dei vedovi nella comunità, attraverso la partecipazione nella valorizzazione del patrimonio culturale locale. Inoltre attraverso una fitta rete di partner, gli operatori dei tre territori coinvolti e un cospicuo numero di professionisti, verranno costruiti percorsi di co-progettazione e co-creazione di nuovi strumenti di fruizione al servizio dei beni culturali individuati”.
La costruzione di Viva è stata ispirata dal rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2019 nel quale viene evidenziato come il coinvolgimento della popolazione in attività culturali abbia un importante impatto positivo e benefici migliorativi. “Se pensiamo all’immenso patrimonio culturale a nostra disposizione, ci viene immediato immaginare di poter integrare la tutela della cultura e delle arti, alla prevenzione della salute e al miglioramento del benessere”, sottolineano i promotori. “L’obiettivo generale di Viva è quello del benessere dei cittadini adulti e il coinvolgimento dei vedovi nella comunità, attraverso la partecipazione nella valorizzazione del patrimonio culturale locale. Inoltre attraverso una fitta rete di partner, gli operatori dei tre territori coinvolti e un cospicuo numero di professionisti, verranno costruiti percorsi di co-progettazione e co-creazione di nuovi strumenti di fruizione al servizio dei beni culturali individuati”.
Sostenuto dal Bando Volontariato 2019 di Fondazione Con il Sud, promosso da Ecomuseo della Pietra Leccese (capofila), Coolclub, 34° Fuso, Gruppo Fratres di Cursi, Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce, il progetto nei prossimi due anni ospiterà nei tre comuni coinvolti (Cursi, Castrignano de’ Greci e Corigliano d’Otranto), l’apertura di un’Officina dei saperi, la realizzazione di un fitto calendario di eventi di socialità e di formazione e l’attivazione di una Banca del tempo.