Territorio

“Rotte variabili”: vacanze-studio in autonomia a Roma. Si parte il 2 maggio da Bari

L’arca di Rotte Variabili è pronta a salpare a ROMA dal 2 al 7 maggio 2022. Si tratta di una vacanza studio/culturale in totale autonomia dalle proprie famiglie per studenti con disabilità e non. Sarà garantita assistenza con personale qualificato, pullman granturismo attrezzato e il soggiorno presso strutture accessibili.

Il progetto, nato in via sperimentale a Lecce nel 2017 con gli studenti e le studentesse universitari leccesi, in seguito all’ampio successo e l’ampio raggiungimento degli obiettivi prefissati, giunto alla sua terza edizione, in questo 2022 è stato esteso a tutti gli atenei pugliesi per consentire, ad un numero sempre maggiore di studenti, di prendere parte ad una vasta gamma di attività extrauniversitarie al solo fine di promuovere la piena inclusione sociale favorendo le occasioni di relazione interpersonale per aumentare la partecipazione degli studenti con disabilità alle iniziative culturali italiane, migliorare la qualità dei servizi per gli studenti con disabilità degli Atenei pugliesi, implementare, incoraggiare e rafforzare l’autonomia della persona, contribuire al benessere emotivo/psicologico, fisico e sociale oltre che culturale soddisfacendo i loro bisogni emotivi, formativi, culturali ed esperienziali.

 

Vasto ed articolato il programma del viaggio che, come anzidetto, prenderà il via lunedì 2 maggio con partenza da viale Capruzzi, a Bari, dove ad attendere i partecipanti alla vacanza-studio vi sarà un pullman attrezzato per il trasporto di persone con disabilità. L’arrivo a Roma è previsto in serata.

Già dal secondo giorno, poi, martedì 3 maggio e fino al 7 maggio, comincerà un lungo tour che toccherà i più importanti monumenti della Capitale: dalla Fontana di Trevi, a Trinità dei Monti, Piazza Navona, il Pantheon, il Colosseo, i Musei Vaticani, ivi compresa la famosa Cappella Sistina, per concludere, venerdì 6 maggio con la visita alle monumentali fontane presenti nei giardini di Villa Adriana a Tivoli.

 

“Ringraziamo ADISU Puglia, innanzitutto, per aver creduto e finanziato questo nostro progetto – dichiara Veronica Calamo, presidente della cooperativa L’Integrazione –. Questa sfida non sarebbe stata possibile se non ci fosse stato, poi, il sostegno degli Enti coinvolti: in primis l’Università di Bari ma anche il Politecnico di Bari, l’Accademia delle Belle Arti ed il Conservatorio di Bari.

Parafrasando Papa Francesco, il nostro intento è quello di promuovere un turismo sostenibile che porti sviluppo evitando ogni sorta di discriminazione ovvero la possibilità che anche le persone con disabilità possano viaggiare, conoscere, incontrare. Purtroppo, è triste doverlo ribadire, ma l’aspetto della disabilità nel mondo del turismo è però ancora troppo poco sostenuto dalle politiche del settore. Nonostante siano milioni in Europa ed in Italia i disabili, la loro integrazione nella società civile non è ancora pienamente completa.

Il mio e nostro auspicio – conclude la Presidente de L’Integrazione – è che il nostro Paese investa maggiormente sull’accessibilità delle destinazioni iniziando dai mezzi di trasporto e dalle infrastrutture, coinvolgendo anche le strutture ricettive e tutti i servizi connessi. Dobbiamo farlo attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, per consentire a tutti la fruizione del patrimonio turistico con la consapevolezza che, l’accessibilità nel turismo oltre ad essere un valore etico è anche una grande opportunità economica per i territori”. 

 

“Abbiamo accolto e sostenuto con entusiasmo le attività del progetto Rotte Variabili e siamo grati ad ADISU per aver esteso a tutti gli Atenei pugliesi la sperimentazione delle attività inclusive promosse dalla Cooperativa L’Integrazione – spiega la Prof.ssa Gabrielle Coppola, Delegata del Rettore per le problematiche inerenti gli studenti diversamente abili – Crediamo fortemente che l’inclusione non passi solo per la tutela del diritto allo studio delle persone con disabilità, come quotidianamente proviamo a fare con interventi individualizzati presso il Servizio Disabilità e DSA in UniBa, ma anche attraverso attività ricreative e sportive che promuovano opportunità di socializzazione e consentano ai nostri studenti di sperimentare a pieno la vita universitaria. Confidiamo nella continuità di questo progetto per i prossimi anni”.