Sequestrato, nella giornata di ieri, dal nucleo di polizia ambientale della Polizia Locale di Lecce circa un ettaro di terreno trasformato in discarica abusiva, su un lotto di circa due ettari in via Buzzati, traversa di via Giammatteo.
L’area, a circa cinque chilometri dal centro abitato, era stata interessata lo scorso 17 maggio da un incendio di vaste proporzioni, visibile in buona parte della zona Est della città, che aveva richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco.
In seguito al successivo sopralluogo, previsto dalle procedure in caso di incendio, per accertare a carico del proprietario la cattiva manutenzione dell’area e la presenza di sterpaglie e masserizie ai sensi del regolamento comunale, gli agenti della polizia ambientale si sono trovati di fronte ad una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
Quasi la metà dei circa 20.000 mq di terreno, su cui insistono quattro ampi capannoni industriali con copertura ad onduline di presunto eternit, è risultata infatti occupata da un’ingente quantità di cumuli di rifiuti pericolosi e non, misti e miscelati, anche di tipo RAE, parzialmente bruciati durante l’incendio del 17 maggio scorso: cumuli di suppellettili dismesse, rifiuti ferrosi, contenitori in plastica, bustoni di indumenti usati, materiale edile di risulta, guaine in catrame e pneumatici in disuso, per lo più depositati in uno dei quattro capannoni.
Denunciato l’attuale custode del terreno, trovato sul posto, al quale è stata contestata la violazione dell’art. 256 comma 3 del Testo Unico Ambientale punita con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro , che prevede il sequestro preventivo ai fini della confisca del terreno.
Ulteriori accertamenti sono in corso a carico della società che risulta proprietaria dell’area.