Lunedì 25 luglio nell’Abbazia di San Mauro a Sannicola, doppio spettacolo alle 18 (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 3202721822) e alle 19 (posti esauriti) con l’arciliuto a 14 cori di Luca Tarantino. Il liutista, compositore, chitarrista e produttore leccese, specializzato nella ricerca e nella riproposta della musica antica, presenterà i brani del cd “Il Più Bel Fiore“, prodotto dall’etichetta discografica del Canzoniere Grecanico Salentino con il sostegno di Puglia Sounds Record. Si tratta di un’opera strumentale che racconta l’avvento del barocco italiano, attraverso le opere dei maestri collegati alla corte di Papa Urbano VIII Barberini. Le musiche, tratte da un anonimo quaderno di liuto ritrovato a Perugia una quarantina di anni fa e appartenuto ad una nobile famiglia di Assisi, sono composte, infatti, nella prima metà del ‘600 da alcuni dei più grandi autori dell’epoca: il napoletano Andrea Falconieri, il reggiano Pietro Paolo Melii, il veneziano Johann Hieronymus Kapsperger, il romano Arcangelo Lori e Giuseppe Baglione, figlio del celebre pittore lombardo Cesare. Il concerto prova a restituire all’ascoltatore contemporaneo la suggestione di rivivere un momento storico di grande fermento artistico, il nascere di quell’intensa stagione culturale che gli storici ottocenteschi chiameranno l’Epoca Barocca. Prima del concerto (prenotazioni 3202721822) sarà possibile partecipare alla visita guidata lungo il sentiero che conduce all’abbazia di San Mauro.
I concerti – preceduti da un cammino o da una visita guidata – proseguiranno con il fisarmonicista Vince Abbracciante e il sassofonista Javier Girotto (26 luglio a Tricase), Il viaggio di Helmut con L’Escargot e La Cantiga de la Serena (27 luglio a Caprarica di Lecce), il trio Ars Vulgaris (28 luglio a Ceglie Messapica) e il musicista Pejman Tadayon (la mattina di sabato 30 luglio a Surbo). Su YouTube è disponibile “Il Cammino Celeste“, breve documentario diretto dal regista e videomaker Giuseppe Rutigliano che racconta la storia del Festival. Prodotto da Zero Nove Nove nella programmazione Puglia Sounds Producers 2022 (POC PUGLIA 2007-2013 – Azione Sviluppo di attività culturali e dello spettacolo), il video ospita, infatti, immagini di repertorio e interviste accompagnate da due brani (uno inedito e l’altro dell’ensemble La Cantiga de la Serena), eseguiti dalla flautista, ricercatrice e direttrice artistica Giorgia Santoro in alcuni dei luoghi situati lungo gli itinerari storici (Chiesa della Madonna d’Aurio a Surbo, Chiesa della Madonna di Costantinopoli – Chiesa dei Diavoli a Tricase e il cammino verso Torre del Sasso a Tricase). Protagonisti del video sono anche Luigi Del Prete, ideatore e fondatore del Festival con Giorgia Santoro, e Giovannangelo De Gennaro, figura fondamentale nel binomio musica – cammino.
Il Cammino Celeste è realizzato in collaborazione con le amministrazioni comunali di Caprarica di Lecce, Ceglie Messapica, Giuggianello, Sannicola, Surbo, Tricase con il patrocinio dell’Associazione europea delle vie Francigene e dell’Associazione Le Comunità ospitanti degli itinerari Francigeni della Puglia meridionale in partenariato con Arci Lecce, Il Giunco, Associazione Meditinere, Asd Mollare mai, Centro di cultura sociale e ricerche archeologiche storiche ambientali di Giuggianello con il sostegno di CityModa, Sara assicurazioni e Villa Vergine. Info e programma www.ilcamminoceleste.it
Sabato 30 luglio, infine, alle 7 dalla Chiesa di Santa Maria d’Aurio a Surbo partirà un cammino lungo l’antica Via Francigena, percorrendo l’attuale percorso cicloturistico delle masserie fortificate: strade in parte sterrate ed in parte asfaltate permetteranno di scoprire il paesaggio agrario intorno al Santuario. A seguire (intorno alle 8 – ingresso libero fino a esaurimento posti) Pejman Tadayon con “Rumi e San Francesco”, due figure nella storia del mondo hanno portato all’estremo uno slancio mistico senza eguali e hanno cambiato per sempre la vita spirituale dei loro popoli. Esperto di musica tradizionale persiana e studioso di repertori medievali, Pejman Tadayon ha composto e scelto i brani che danno vita allo spettacolo, utilizzando strumenti antichi della cultura sufi e strumenti medioevali, come la viella e i flauti. Nel corso dello spettacolo vengono interpretati i testi originali di San Francesco e le liriche di Jalaluddin Rumi – tradotte dal Persiano all’Italiano – così da evidenziare gli intrecci, le affinità e la comune origine della rispettiva ispirazione. Il progetto intende, attraverso il parallelismo fra due tra le più insigni personalità spirituali del mondo occidentale e mediorientale, rinnovare un messaggio universale di pace e armonia, per incoraggiare ancora una volta lo scambio fra culture e promuovere il confronto fra religioni.