Il refrain dell’usato sicuro, utilizzato per molti anni nella compravendita di automobili, è ora un prodotto certificato Made in Puglia.
Il progetto di Blockchain AS Sea 4.0, (un registro digitale pubblico che contiene tutte le info sul sistema di propulsione) il primo italiano nel settore della componentistica nautica, sarà lanciato allo Yachting Festival di Cannes, che si svolgerà in Costa Azzurra dal 6 all’11 settembre prossimi e poi presentato ufficialmente dal prossimo 22 settembre al Salone Nautico di Genova.
Sarà AS Labruna, azienda monopolitana leader nella propulsione elettrica e ibrida nel settore della nautica, a rappresentare la sostenibilità ambientale anche sul fronte della catena delle transazioni e degli interventi e sul fronte della certificazione delle emissioni e dell’impatto ambientale dei singoli motori (il cd LCA).
Compiamo una scelta di Ecosostenibilità a 360 gradi – commenta Massimo Labruna CEO dell’azienda di Monopoli (BA) – a cominciare dalla presenza phygital all’interno del Yachting Festival e presentando tutta la gamma E-Vision (motorizzazioni elettriche entro e fuoribordo, sistemi ibridi, celle di combustibile a metanolo e ad idrogeno) e il progetto di blockchain, mettendo insieme atomi e bit.
AS Labruna infatti accoglierà nel proprio stand i visitatori e li inviterà ad utilizzare appositi visori 3d e totem multimediali attraverso cui immergersi in una realtà aumentata che racconterà prodotti e processi.
L’obiettivo – spiega Labruna – è ridurre anche in questo caso le emissioni di CO2, riducendo la movimentazione e il trasporto di materiali, annullando quasi del tutto la componente cartacea, e mettendo in evidenza, a cominciare dalla nostra esposizione, la filosofia di un’azienda che ormai da alcuni anni persegue la sostenibilità in tutti i sensi.
Dalla Puglia, dunque, parte un progetto d’eccellenza che fa conquistare all’espositore AS Labruna anche il logo “Green Route” pensato dalla campionaria francese allo scopo di mettere in evidenza le soluzioni eco-performanti sviluppate per ridurre l’impatto ambientale dell’industria nautica sul mare e gli ecosistemi marini.