Giancarlo Orsini, Donato Zollino, Ettore Ferramosca, Donatella Rampinelli, Pietro Santoro e Daniele Manni sono i fondatori e coach di WeDo Academy, l’associazione che da due anni si impegna a trasmettere la mentalità, lo spirito e le competenze imprenditoriali a giovani e giovanissimi, dai 10 ai 19 anni. Nei giorni scorsi hanno saputo del lancio della nuova startup sociale “SALENTIA”, nata come idea da alcuni ragazzi proprio durante il Summer Camp di WeDo, e all’unisono hanno deciso di “adottare” il progetto. Faranno tutto il possibile perché i 110 studenti che la animano possano avere l’aiuto ed il sostegno necessario affinché la startup possa decollare e avvicinarsi il più possibile e nel minor tempo possibile al sogno dei ragazzi, ossia alimentare la crescita economica del territorio così che possa offire lavoro e futuro ai suoi giovani.
Da un lato l’aiuto verterà nella ricerca di fondi e, dall’altro, saranno messe a disposizione dei ragazzi le professionalità e le competenze dei coach per poter crescere al meglio. Relativamente ai fondi, saranno cercati e valutati bandi pubblici e privati, saranno interpellati e coinvolti imprenditori e altri startupper, sarà presa in esame la possibilità di lanciare un crowdfunding e saranno avviate importanti e strategiche partnership. I primi ambiti di intervento riguarderanno il turismo, l’agroalimentare e le nuove tecnologie.
“SALENTIA” è una startup sociale il cui nome affonda le radici nella storia del territorio salentino (originariamente chiamato appunto “Salentia” o “Sallentum”) e che, allo stesso tempo, si proietta verso il futuro (le ultime due lettere “IA” stanno per Intelligenza Artificiale). La vision del progetto è quella di far sì che il territorio possa crescere al punto di offrire opportunità e lavoro ai giovani che desiderano restare o tornare nella loro terra del cuore. Per raggiungere tale obietivo, i ragazzi faranno leva sullo sviluppo del turismo, dell’agroalimentare, della cultura e dell’arte, delle produzioni di qualità, etc., e incentiveranno l’ideazione e crescita di sempre più numerose startup innovative.
L’idea è nata quest’estate ai 26 giovani e giovanissimi ragazzi (10-19 anni) che hanno frequentato a Lecce il Summer Camp di WeDo Academy. Ad inizio anno scolastico ne hanno poi parlato con i loro compagni e, in collaborazione e con la superivione del loro prof di Informatica, Daniele Manni, hanno letteralmente contagiato un intero esercito di 110 ragazze e ragazzi con le loro idee e con la loro passione. I team leader del progetto sono 6 studenti della classe 4° Sperimentale Quadriennale: Alessandro Quarta, Diego Cellamare, Francesco Pio Manca, Luigi Carratta, Morgan Giuseppe Greco e Stefano Morello.
«Queste ragazze e questi ragazzi sono straordinari, sono vulcanici nelle idee e nelle azioni e hanno tantissima voglia di mettersi in gioco ed essere protagonisti attivi del progetto e, cosa ancora più importante, della loro stessa vita – ha raccontato Daniele Manni – a scuola hanno incontrato e incontrano costantemente una grande quantità di esperti, professionisti e semplici appassionati in ogni possibile ambito lavorativo, imprenditoriale, artistico, culturale, etc., i quali hanno la grande capacità di trasmettere ai ragazzi alcuni valori importanti come l’impegno, lo studio, la determinazione, la perseveranza e, soprattutto, la passione. I ragazzi in questi anni hanno compreso quanto sia importante essere protagonisti della propria vita e non semplici “utenti” o “spettatori” di ciò che accade loro intorno.Quest’ultimo progetto appena nato ha, a mio avviso, delle grandissime potenzialità e, se i ragazzi continueranno ad impegnarsi in questo senso, sono assolutamente certo che riusciranno a raggiungere in fretta alcuni dei loro traguardi. Salentia ha davvero la possibilità di dare speranza, opportunità e sbocchi lavorativi in futuro e, se dovesse riuscire ad offrire anche ad un solo giovane la possibilità di restare a lavorare e crescere insieme al territorio (come hanno fatto Alberto Paglialunga e Mirko Cazzato), o a permettere anche ad un solo giovane di tornare nella sua terra e a crearsi il proprio futuro, io mi riterrò assolutamente soddisfatto.»