Una cassetta postale rossa per poter lanciare un “SOS violenza” e segnalare, in forma riservata, abusi e violenze fisiche e psicologiche subìte dentro e fuori le mura domestiche, ma anche casi di mobbing e stalking sui luoghi di lavoro, bullismo e cyberbullismo. L’iniziativa, voluta dal Coordinamento Pari Opportunità della UIL di Lecce, è stata presentata questa mattina nell’aula magna del liceo “Banzi Bazoli” di Lecce, nell’ambito di un incontro con gli studenti sui temi della violenza di genere, bullismo e cyberbullismo, organizzato dallo stesso Sindacato in collaborazione con i licei cittadini “Banzi”, “Palmieri”, “De Giorgi” e istituto tecnico “Deledda”. A dialogare con i tanti giovani presenti è stata anche l’equipe multidisciplinare della Polizia di Stato del Progetto Camper “Questo non è amore” con l’ispettore Marco Albanese, l’assistente capo coordinatore Fabio Saladino e l’agente scelto tecnico Federica Scrofani.
La cassetta postale “Sos violenza” è stata poi installata davanti alla sede della UIL di Lecce, in via Pietro Palumbo 2, accanto alla panchina dello stesso colore dove è impresso il numero gratuito antiviolenza e stalking 1522. “La cassetta postale Sos violenza – hanno spiegato Mauro Fioretti, coordinatore Uil Lecce e Lucia Orlando, responsabile del Coordinamento Pari Opportunità del Sindacato – resterà a disposizione di tutti, è raggiungibile in perfetto anonimato, anche quando la nostra sede è chiusa. L’obiettivo è quello di raccogliere denunce e richieste di aiuto, favorire l’emersione di fatti che quando avvengono spesso non sono denunciati, anche da parte dei più giovani. Saranno i nostri esperti del Centro Uil Mobbing & Stalking a prendere in carico le richieste e a segnalare alle autorità competenti”.
Ad arricchire il programma della mattinata sono state anche le riflessioni in versi e musica, i video e le performance di teatro e danza a cura degli stessi studenti delle scuole coinvolte. “Insieme alla UIL abbiamo fatto uno sforzo notevole per coinvolgere più scuole – ha detto la dirigente del “Banzi” Antonella Manca – e avremmo voluto coinvolgerne molte altre, perché crediamo fortemente nella necessità di rendere studenti e studentesse protagonisti di manifestazioni come questa, che invitano a riflettere e a capire l’importanza del rispetto delle differenze per contrastare violenze, discriminazioni e comportamenti aggressivi di ogni genere, che purtroppo sono sempre più presenti nella società contemporanea”.