Un’opera gigantesca che aprì la porta al melodramma del Novecento, un’opera senza speranza, in cui l’amore conduce alla perdizione.
Si tratta di “Tosca” di Giacomo Puccini, uno dei titoli più amati del repertorio lirico per le sue indimenticabili melodie, che approda a Lecce per il pubblico di appassionati e non. E’ la terza ed ultima opera del cartellone che la Provincia di Lecce realizza per la sua 47^ edizione della Stagione Lirica di tradizione, con la direzione artistica di Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca, grazie al progetto artistico finanziato da Regione Puglia e Ministero della Cultura, e con la collaborazione del Comune di Lecce e del Teatro Pubblico Pugliese.
Tre le recite previste al Teatro Politeama Greco di Lecce con posti ancora disponibili su Vivaticket e presso il teatro: la “prima” sarà domani, venerdì 23 dicembre (ore 20.45), sul podio Gianna Fratta, pianista e direttrice d’orchestra, vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, unica donna a cui è stata affidata la direzione artistica fra le ICO nazionali. Le repliche sono in programma il giorno di Natale, domenica 25 (ore 18) e mercoledì 28 dicembre (ore 20.45), con la bacchetta di Eliseo Castrignanò.
Inoltre, i tre spettacoli serali sono stati preceduti dal successo e dall’entusiastica partecipazione di oltre mille ragazzi e ragazze che hanno aderito al progetto “Studenti all’Opera”, cioè due “prove didattiche” del capolavoro pucciniano dedicate solo alle scuole salentine (Licei Comi di Tricase, De Giorgi, Banzi, Palmieri, Galilei Costa Scarambone e Ciardo Pellegrino di Lecce, Vanini di Casarano, Colonna di Galatina, Giannelli di Parabita, Da Vinci di Maglie, Trinchese di Martano, Istituto Impastato di Veglie).
La Stagione lirica di tradizione della Provincia verrà chiusa poi dal concerto lirico “Omaggio a Tito Schipa”, in programma il 30 dicembre (NON PIÙ IL 27 DICEMBRE) , ore 20.45, al Teatro Apollo a Lecce.
Ritornando a “Tosca”, l’allestimento che il pubblico potrà ammirare è frutto di una coproduzione fra Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Stagione Lirica di Tradizione della Provincia di Lecce e Fondazione Rete Lirica delle Marche.
L’opera, scritta da Puccini a cavallo di due secoli, fu rappresentata per la prima volta il 14 gennaio del 1900 a Roma. Il soggetto del libretto, confezionato da Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, è tratto dall’omonima tragedia di Victorien Sardou, il cui successo di legò alla leggendaria interpretazione di Sarah Bernhardt.
La storia, per chi non la conoscesse, è intensa e drammatica. I tre atti sono ambientati nella Roma papalina, percorsa e scossa dalle armate napoleoniche e dalla restaurazione borbonica che ne seguì. In quest’ambiente politico si consuma la storia della cantante Floria Tosca e del suo amato, Mario Cavaradossi, impegnato a dipingere un affresco nella Chiesa romana di Santa Maria degli Angeli quando compare Cesare Angelotti, console della repubblica romana, a segnare drammaticamente la vita dei due amanti. L’incontro fortuito accende lo spirito patriottico del giovane pittore che, senza indugi, si offre di ospitare nella propria villa il fuggitivo e di salvarlo dal barone Scarpia, capo della polizia borbonica che, accecato di passione per Tosca, tenta con l’inganno e il ricatto di fare sua. Con abile mossa, Tosca, riesce a liberarsi dalla stretta colpendo a morte il persecutore, ma il suo gesto coraggioso non riuscirà a salvare l’amato Mario, che all’alba del giorno seguente verrà fucilato. Tosca, sconvolta dal dolore, si getta nel vuoto dalle mura del Castello di Sant’Angelo.
Renata Scotto, mito dell’opera italiana, firma la regia, ripresa a Lecce dal regista Vaccari. Scene di Michele Olcese, costumi di Artemio Cabassi.
Tosca è interpretata dal soprano Clarissa Costanzo, Cavaradossi sarà Dario Di Vietri, il baritono coreano Leo An, il “cattivo” Scarpia. A completare il cast, il bass-bariton Domenico Colaianni (Il Sagrestano), il basso Andrea Tabili (Angelotti), il tenore Francesco Tuppo (Spoletta), il baritono Gangsoon Kim (Sciarrone), Giorgio Schipa (un carceriere).
Il presidente della Provincia Stefano Minerva: “Sono orgoglioso della risposta del pubblico, buona Tosca a tutta la provincia di Lecce”.