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“Patto dei sindaci per il clima e l’energia”: la Regione Puglia e la regione francese della Loira insieme per contrastare i cambiamenti climatici

La Regione Puglia e la Regione francese della Loira, insieme, per contrastare i cambiamenti climatici. La Puglia avvia così una visione condivisa per il clima e l’energia e, in questa prospettiva, attraverso l’Assessorato regionale all’Ambiente, è stata candidata al programma di gemellaggio europeo del “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”, per collaborare con altre regioni europee e definire buone pratiche da attuare su scala territoriale. È lo spirito collaborativo con cui questa mattina, alle ore 10, nella sala Di Jeso della Presidenza regionale, è stato presentato il programma di gemellaggio italofrancese interno al Patto. Due giorni di sessioni, di incontri con i funzionari competenti, decisori politici ed esecutori (enti pubblici, aziende private, Ong), in cui si condivideranno le idee su come incoraggiare e gestire gli impegni del settore privato, su come creare un patto climatico con i cittadini e le imprese, su come sviluppare una strategia di neutralità climatica, su come effettuare la transizione a fonti energetiche rinnovabili al 100%.
Alla conferenza stampa hanno partecipato Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente, Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico, Jeremie Godet, vicepresidente con delega ai cambiamenti climatici e all’energia della Regione della Loira, Paolo Garofoli, direttore del dipartimento Ambiente, paesaggio e qualità urbana della Regione Puglia.

“Da tempo ho chiesto di affrontare concretamente e in maniera condivisa il fenomeno del cambiamento climatico – ha dichiarato l’assessora Anna Grazia Maraschio – la Regione si è candidata come coordinatore territoriale con l’obiettivo di promuovere un Patto per il Clima con i sindaci di Puglia, supportandoli nell’attuazione di una strategia comune e nella pianificazione di azioni coordinate per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici e realizzare delle politiche di mitigazione. Per dare supporto ai Comuni abbiamo costituito, presso il mio assessorato, una struttura di coordinamento regionale che si avvarrà del supporto di un comitato tecnico-scientifico, costituito dalle migliori esperienze pugliesi e nazionali in materia di energia e cambiamenti climatici. In questo scenario appare evidente che la contaminazione territoriale e la collaborazione con altre realtà europee, come la Loira, sia l’unica chiave di svolta per un’azione sinergica al fine di perseguire questo ambizioso obiettivo. In un anno di costante lavoro sul tema circa 145 comuni pugliesi hanno aderito in qualità di firmatari al nuovo patto dei sindaci o hanno rinnovato gli impegni, con la volontà di perseguire l’ambizioso obiettivo della riduzione delle emissioni di CO2. Ci rivolgiamo ai Comuni pugliesi che ancora non hanno aderito – conclude l’assessora – per invitarli ad entrare nel Patto, garantendo loro un supporto operativo e finanziario al fine di realizzare pianificazioni territoriali coerenti e attuabili attraverso la redazione dei Paesc, cioè i Piani di Azioni per le Energie Sostenibili e il Clima, di cui dovranno dotarsi i Comuni pugliesi”.

“La Regione Puglia – ha dichiarato l’assessore Alessandro Delli Noci – attraverso il Patto dei Sindaci ha voluto offrire alle amministrazioni comunali gli strumenti per affrontare la sfida della transizione ecologica ed energetica. Gli obiettivi di questa giornata e di questo gemellaggio sono essenzialmente due: da una parte ritrovarsi in una comunità che, a livello europeo, lavora su obiettivi comuni per ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici, dall’altro confrontarsi, mettere sul tavolo le nostre esperienze e arricchirsi e prendere spunto da quelle degli altri Paesi. La strategia per il clima è la composizione di un puzzle che prevede il coinvolgimento delle Comunità locali, i cittadini, perché ciascuno deve offrire il suo contributo in un’alleanza regionale, nazionale ed europea in cui la Puglia può avere un grande protagonismo”.

Paolo Garofoli, direttore del dipartimento all’Ambiente ha spiegato la natura del progetto: “Attraverso la definizione di una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici l’intento è quello di coadiuvare le strutture regionali che operano nei diversi settori strategici, come per esempio ambiente, agricoltura, trasporti, sviluppo economico, turismo e attività culturali, nell’identificazioni di azioni che possano permettere un’adeguata risposta del territorio al fenomeno climatico avverso. E’ chiaramente una sfida ambiziosa, ma già parlarne pubblicamente e sforzarsi nel dare un contributo fattivo agli enti locali che in prima linea vivono le drammatiche vicende dei fenomeni catastrofici ci permette di prendere atto che non c’è più tempo da perdere, ma bisogna impegnarsi tutti, ciascuno nel suo ruolo, per salvaguardare il nostro territorio, renderlo resiliente e soprattutto concedere alle generazioni future di poter vivere in un ambiente più sano e sicuro”.
Jeremie Godet, vicepresidente con delega ai cambiamenti climatici e all’energia della Regione della Loira, si è concentrato sulle problematiche dei cambiamenti climatici sul proprio territorio: “La nostra regione – ha sottolineato – è pienamente coinvolta nel fenomeno dei cambiamenti climatici. Abbiamo problemi legati alla siccità, alle foreste. Uno dei problemi di cui ci siamo resi conto è la transizione ecologica. Siamo qui per mettere in luce le nostre problematiche legate ad ambiente e clima, che sono simili a quelle della Puglia. Dal 2020 cerchiamo di unire i vari sindaci della nostra regione in un patto per il clima, come sta facendo la Puglia. Tra i vari temi vorremmo mettere in evidenza la sensibilizzazione del cittadino a cooperare in queste iniziative e sensibilizzare le aziende a sfruttare meno energia e usare le energie rinnovabili”.

È intervenuto anche il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno: “Arpa Puglia contribuirà attivamente a questa iniziativa sviluppata tra Regione Puglia e la regione della valle della Loira, fornirà il supporto tecnico scientifico e le informazioni sul monitoraggio dell’Ambiente che abbiamo a disposizione: più informazioni, più decisioni; migliori informazioni, migliori decisioni. Quale migliore occasione per potersi confrontare con altre realtà: è importante mettere in sinergia i nostri modelli istituzionali con quelli di altri Paesi e mettere in condivisione i dati che potranno orientare le due regioni sul tema dei cambiamenti climatici e della pianificazione locale. È infatti importante stabilire modelli di condivisione che possano fare da apripista ad altre iniziative comuni”.