Non doveva più tornare a gareggiare secondo il parere dei medici, ma Marta Alò non si è data per vinta continuando a correre nonostante una serie di indisposizioni fisiche. Si è assunta le sue responsabilità con grande coraggio spinta dall’amore per l’atletica. E i risultati hanno ripagato i suoi sacrifici risultando la podista più vincente del 2020. Contro la pandemia e contro gli infortuni, la podista di Grottaglie ha primeggiato in una sfilza di competizioni dimostrando di riuscire a vincere in differenti specialità. L’ultima vittoria in ordine di temporale è stata quella di Arezzo nello scorso week end, dove la tesserata dell’Atletica Capo di Leuca presieduta da Luca Scarcia ha fatto sua la medaglia di bronzo dei campionati italiani dei 1500 metri su pista. La salentina che gareggia per la categoria SF40 ha fatto registrare il tempo di 04:56 guadagnando il terzo gradino del podio, al termine di una performance sontuosa. Durante l’anno Alò ha trionfato rispettivamente al Trofeo Ciolo, Urban Trail, Wild Zeus Race” e Gran Prix Capo di Leuca, oltre ad un ottimo secondo posto ottenuto in occasione della “Corri con Don Tonino”. Tutte manifestazioni sportive organizzate dalla Atletica Capo di Leuca, che ha avuto il merito di tenere vivo il movimento podistico pugliese ai tempi nefasti del coronavirus. “Ero reduce da una distorsione alla caviglia e sono arrivata ad Arezzo in condizioni poco ottimali – spiega Alò -, ma nonostante tutto sono riuscita a raggiungere il podio. Il presidente Scarcia mi ha sempre motivata a dare il meglio di me stessa nonostante i momenti di difficoltà – prosegue l’atleta della categoria SF40 -. Ho ottenuto risultati importanti nella corsa in montagna, ma adesso l’obiettivo è quello di confermarmi in pista e puntare ai prossimi campionati italiani indoor. All’inizio dell’anno non ho potuto prendere parte al Cross del Salento a causa di una contrattura rognosa, ma nonostante gli infortuni si è rivelata sicuramente una stagione positiva”.